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Home a buon diritto

Il nostro ordinamento prevede come pene principali la reclusione e l’arresto, che consistono nella privazione della libertà per un determinato periodo di tempo. Ma tutto ciò che eccede i limiti fissati dalla Costituzione è da considerarsi fuori legge. Sia quando la pena risulti ingiustificata o sproporzionata rispetto all’entità del danno prodotto, sia quando la pena produca un’afflizione non prevista o si trasformi in un trattamento disumano o comunque offensivo della dignità della persona.

Da qui l’impegno affinché si mettano in atto meccanismi di controllo, capaci di intervenire su tutti i passaggi relativi alla sua applicazione nei confronti dei trasgressori della legge o dei presunti tali. Dall’atto del fermo fino a quello dell’esecuzione della pena. Dalle garanzie della difesa nel processo, a quelle del detenuto in carcere. Questo comporta la critica delle prassi e delle misure penali che appaiono contraddittorie rispetto al dettato costituzionale, alle leggi e ai regolamenti, come l’ergastolo ostativo, il ricorso immotivato all’isolamento o ad altri trattamenti punitivi, l’abuso dei regimi speciali.

E, su un altro piano, la vigilanza massima sui comportamenti delle forze di polizia nel servizio di ordine pubblico e nell’opera di controllo del territorio, nell’attività di custodia dei fermati così come nell’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria. Un’attenzione altrettanto sollecita va applicata alle altre forme di privazione o sospensione della libertà quali il trattamento sanitario obbligatorio e la detenzione amministrativa, attuata nei centri di identificazione e di espulsione, dei migranti.

Stati d’emergenza, uno dietro l’altro

Stati d’emergenza, uno dietro l’altro

Lo Straniero, 1 luglio 2016

Luigi Manconi e Stefano Anastasia

Con “l’attacco al cuore dell’Europa”, il terrorismo islamista pone ancora una volta le democrazie e gli stati di diritto di fronte alla terribile e fallace scelta tra libertà e sicurezza. Come dopo l’11 settembre statunitense, già in

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Regione, Stefano Anastasia è il nuovo garante dei detenuti

Regione, Stefano Anastasia è il nuovo garante dei detenuti

Corriere della Sera, 15 giugno 2016

Tra i fondatori dell’associazione Antigone, che ha presieduto dal 1999 al 2005, Anastasia è stato designato con 39 voti a favore. Nominato anche il nuovo garante regionale dell’Infanzia e adolescenza, Jacopo Marzetti

Stefano Anastasia, tra i fondatori

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L'altra faccia della festa della Repubblica, 2 giugno: digiuno per l’abolizione della “Pena di Morte Viva”

L'appello di Carmelo Musumeci

www.carmelomusumeci.com

Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà sono dunque chiamati oggi o a lottare non solo per l’abolizione della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel

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Un nuovo strumento per la riduzione del danno nelle carceri

Un nuovo strumento per la riduzione del danno nelle carceri

Dal sito della Coalizione italiana Libertà e Diritti Civili

Harm Reduction International ha creato un nuovo strumento di monitoraggio per migliorare le condizioni di detenzione prevenendo e contrastando la diffusione di malattie come l’HIV e l’epatite C nelle carceri.

Un nuovo strumento di

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Dal primo giugno sciopero collettivo contro l'ergastolo ostativo

Pubblichiamo qui di seguito l'appello "Detenuti in sciopero contro l'ergastolo ostativo", una mobilitazione partita dai detenuti del carcere di Siano

da Yairaiha.org

Dal prossimo 1° giugno partirà una mobilitazione collettiva che interesserà diverse carceri e liberi cittadini contro l'ostatività,

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