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Home a buon diritto

Il nostro ordinamento prevede come pene principali la reclusione e l’arresto, che consistono nella privazione della libertà per un determinato periodo di tempo. Ma tutto ciò che eccede i limiti fissati dalla Costituzione è da considerarsi fuori legge. Sia quando la pena risulti ingiustificata o sproporzionata rispetto all’entità del danno prodotto, sia quando la pena produca un’afflizione non prevista o si trasformi in un trattamento disumano o comunque offensivo della dignità della persona.

Da qui l’impegno affinché si mettano in atto meccanismi di controllo, capaci di intervenire su tutti i passaggi relativi alla sua applicazione nei confronti dei trasgressori della legge o dei presunti tali. Dall’atto del fermo fino a quello dell’esecuzione della pena. Dalle garanzie della difesa nel processo, a quelle del detenuto in carcere. Questo comporta la critica delle prassi e delle misure penali che appaiono contraddittorie rispetto al dettato costituzionale, alle leggi e ai regolamenti, come l’ergastolo ostativo, il ricorso immotivato all’isolamento o ad altri trattamenti punitivi, l’abuso dei regimi speciali.

E, su un altro piano, la vigilanza massima sui comportamenti delle forze di polizia nel servizio di ordine pubblico e nell’opera di controllo del territorio, nell’attività di custodia dei fermati così come nell’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria. Un’attenzione altrettanto sollecita va applicata alle altre forme di privazione o sospensione della libertà quali il trattamento sanitario obbligatorio e la detenzione amministrativa, attuata nei centri di identificazione e di espulsione, dei migranti.

Luigi Manconi a Busto Arsizio: «Sogno un mondo senza sbarre, il carcere così è inutile

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la Prealpina.it, 01-03-2016
Carlo Colombo

Un mondo senza sbarre, senza reticolati, senza celle. Soprattutto, senza detenzione. È il sogno di Luigi Manconi, senatore del Pd, una formazione di militanza giovanile in Lotta Continua, ex portavoce nazionale dei Verdi e autore di un pamphlet che viene

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Da Parigi a Stoccolma, dove la pena non esclude

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Pagina99, 22-12-2015
Valentina Calderone

Stupirebbe scoprire come, andando in giro per l'Europa, sia molto comune incontrare per strada persone che stanno scontando una condanna per aver commesso un reato. È impossibile riconoscerle, non indossano segni distintivi particolari. Così, se a Bruxelles

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Un caso basco a Roma

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Pubblichiamo qui di seguito la lettera aperta scritta dalla moglie di Carlos Garcìa Preciado, ex militante basco arrestato a Roma il 24 febbraio dell'anno scorso e detenuto a Roma, in attesa che la Cassazione si pronunci sulla sua estradizione.

Questa è la storia di un uomo, un popolo ed un bambino.

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87 ORE

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Un film-documentario sugli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni, morto nel reparto psichiatrico di un ospedale dopo 87 ore di contenzione fisica.

Un uomo viene prelevato dalla spiaggia di un campeggio del Cilento da un singolare dispiegamento di forze: carabinieri, polizia municipale e guardia

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Una mostra fotografica nel Marais sulle condizioni delle carceri francesi

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Camilla Siliotti, 06-05-2015

Dal 4 febbraio al 5 aprile 2015 si è svolta alla MEP, la Maison Europeenne de la Photographie di Parigi, la mostra fotografica di Grégoire Korganow intitolata “Prisons”, “Prigioni”.
L'esposizione presenta un centinaio di fotografie e mostra per la prima volta il lavoro

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