Testamento biologico
“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
( dalla Costituzione della Repubblica Italiana, articolo 32)
Da molti anni, ormai, A Buon Diritto si batte perché il diritto all’autodeterminazione in merito ai trattamenti sanitari, così come è enunciato dalla nostra Carta Costituzionale, venga rispettato.
In Italia non esiste una legge specifica a regolamentare le questioni di libertà terapeutica e fine vita, o che preveda la possibilità per il cittadino di redigere un testamento biologico in cui indicare i trattamenti sanitari ai quali accetta o meno di essere sottoposto, in caso questi si rivelino necessari e vengano meno le facoltà di intendere e di volere.
In assenza di un quadro normativo unitario, dunque, sotto il profilo giuridico la materia è incerta e non sempre coerente.
Si considera, così, che l’eutanasia attiva volontaria, ovvero quella prodotta su consapevole richiesta del malato terminale, costituisca reato e sia punibile ai sensi dell’articolo 579, “Omicidio del consenziente”, o dell’articolo 580, “ Istigazione o aiuto al suicidio”, del Codice Penale. Qualora invece il malato terminale si trovi in stato vegetativo persistente o permanente, ovvero totalmente irreversibile, l’eutanasia è ritenuta inammissibile in assenza di precedenti disposizioni del malato, mentre può essere accettata nel caso in cui tali volontà siano state espresse. Altra situazione è quello dell’eutanasia passiva, ovvero la sospensione delle cure necessarie a far rimanere in vita il malato terminale: in questo caso, ci si può riferire al principio espresso dall’articolo 32 della Costituzione.
Inchiesta sull'eutanasia, in Italia si fa ma non si dice
- Dettagli
- Pubblicato: Mercoledì, 07 Gennaio 2015 17:18
Da Pagina99 del 3 novembre 2014
di Pietro Pruneddu
Dolce morte In America Brittany ha potuto scegliere quando morire. Si fa anche da noi, ma è tenuta nascosta perché è considerata omicidio volontario. E tutto dipende dalla discrezione del medico. Questo articolo è uscito su pagina99we il 1…
Il rifiuto in positivo
- Dettagli
- Pubblicato: Martedì, 23 Dicembre 2014 13:32
Il Foglio, 23 dicembre 2014
Luigi Manconi
L'obiezione di coscienza non si esprime necessariamente in una negazione, nel rifiuto di una disposizione, nel sottrarsi a un obbligo che si avverte come contrario ai propri principi. Lo ha spiegato bene Ivan Scalfarotto, sottosegretario per i rapporti con il…