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Testamento biologico

Parliamo di eutanasia, cioè di vivere e morire con dignità

fine vitaDa L'Huffington Post del 17/12/2014
di Luigi Manconi

Mentre in tutto il mondo il grande tema di una normativa che riconosca e rispetti la volontà e la dignità del paziente nella fase conclusiva della propria vita è al centro della discussione pubblica, in Italia il dibattito langue.

Nel prossimo gennaio il Parlamento francese esaminerà una proposta di legge che prevede la "sedazione profonda e continua" fino alla morte per i malati in fase terminale. Non è l'eutanasia e nemmeno il suicidio assistito, ma rappresenta certo un passo avanti nel percorso così faticoso per ridurre le sofferenze non lenibili determinate da alcune patologie e per garantire un fine vita che non comporti la degradazione del corpo e della personalità. E sarà, soprattutto, l'occasione per un dibattito pubblico su una questione che indubbiamente divide e lacera le coscienze, ma - allo stesso tempo - pone ciascuno di noi di fronte alle "questioni ultime".

Quelle che se pure possono inquietarci e fin farci paura, siamo chiamati ad affrontare. Perché, detta in estrema sintesi, se non saremo noi a decidere della nostra vita, della sua conclusione e della sua dignità, altri lo faranno in nostra vece. E, in genere, senza il nostro consenso e la nostra condivisione. Perché almeno se ne possa discutere. E perché si incrini la censura che circonda un tema non più tabù per la nostra esperienza e per la nostra riflessione - e tuttavia costantemente rimosso dalla classe politica - le associazioni Luca Coscioni e A Buon diritto, hanno promosso mercoledì 17 dicembre, a partire dalle ore 15.00 a Roma, nel palazzo di Santa Maria in Aquiro, piazza Capranica, 72, un'iniziativa dal titolo "La dignità nel morire. Fine vita, eutanasia e testamento biologico".

Partiamo dalla conclusione: verrà poiettato il film Amour, di Michael Haneke, con Jean-Louis Trintignant e Emmanuelle Riva, e non si tratta certo di una scelta casuale. Non è un film "sull'eutanasia", ma è una splendida storia d'amore. Una storia che, come tutte, non può eliminare il dolore e l'angoscia, la malattia e la decadenza fisica, ma che trova la forza di affrontare queste situazioni di crisi attraverso una rinnovata intensità della relazione e attraverso la scoperta delle sue infinite pieghe. Nel corso del convegno ascolteremo le testimonianze di Ivan Scalfarotto, sottosegretario della presidenza del Consiglio per i rapporti con il Parlamento, di Mina Welby, di Carlo Troilo e di Walter Piludu: tutte persone che hanno avuto a che fare direttamente o attraverso i propri familiari con drammatiche vicende di fine vita. Discuteranno di eutanasia e testamento biologico, coordinati da Filomena Gallo, Gilberto Corbellini, Stefano Rodotà, Paolo Zatti. E verranno presentate la proposta di legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione dell'eutanasia e le "Norme in materia di relazione di cura, consenso, urgenza medica, rifiuto e interruzione di cure, dichiarazioni anticipate".

Fonte immagine: www.saluteinternazionale.info

 

                                          

 

 

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