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In Italia gli imprenditori stranieri sostengono l’economia

art inte 10 novInternazionale, 10-11-2015

Durante la sua visita in Toscana, papa Francesco è stato a Prato dove ha ha ricordato le sette vittime dell’incendio del 2013 nella zona industriale della città. Cinque uomini e due donne di cittadinanza cinese che vivevano e dormivano nello stesso capannone in cui lavoravano, di proprietà di un italiano, morirono nel rogo e tre persone rimasero ferite.

A Prato, secondo dati aggiornati alla fine del 2014, il 39,89 per cento delle imprese individuali è gestito da immigrati, la percentuale più alta tra tutte le province italiane. Al secondo e al terzo posto ci sono Milano (22,12 per cento) e Firenze (19,23 per cento).

I dati del Rapporto immigrazione e imprenditoria della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna), presentato oggi dal ministro del lavoro Giuliano Poletti, rivelano che in Italia il numero di imprese gestite da cittadini stranieri non comunitari e registrate alle camere di commercio è in crescita: erano 524.674 alla fine del 2014 e sono cresciute del 5,6 per cento rispetto al 2013, del 15,6 per cento rispetto al 2011. Rappresentano l’8,7 per cento delle imprese nazionali e la maggior parte di esse ha piccole dimensioni.

Secondo i dati, ripresi da Eurostat, nell’Unione europea ci sono circa 30,5 milioni di lavoratori autonomi e imprenditori: un settimo di tutti gli occupati. L’Italia è il primo paese per numero di questi lavoratori, pari al 15,8 per cento del totale europeo.

I lavoratori autonomi e imprenditori immigrati sono poco meno di due milioni in tutta l’Unione europea: negli ultimi dieci anni sono aumentati in media del 56,3 per cento. In Italia, questo tasso di crescita ha raggiunto il 76,1 per cento.

Gli imprenditori marocchini, che rappresentano il 15,2 per cento del totale dei proprietari di imprese non italiani, sono impegnati nel settore del commercio nel 74,1 per cento dei casi. I cinesi, che sono circa la metà degli immigrati responsabili di imprese individuali nel settore manifatturiero, sono occupati nel commercio nel 40,9 per cento dei casi e nella manifattura nel 34,9. Il 66,5 per cento degli imprenditori romeni invece è impegnato nell’edilizia.

Le 525mila imprese guidate da immigrati sono responsabili del 6,5 per cento del prodotto interno lordo, cioè per più di 94 miliardi di euro.

Pubblicato: Mercoledì, 11 Novembre 2015 13:11

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