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Respinti dalla discoteca, esposto in Procura
Cirdi, 05-11-2015
ROVERETO. Finirà in Tribunale la vicenda della discoteca Fanum chiusa a chi ha “la pelle nera”. Fabiano Lorandi, presidente dell’associazione Girella, presenterà un esposto alla Procura della Repubblica, perché, dice, non è la prima volta che si verifica un caso del genere. Due ragazzi di Rovereto che frequentano i Laboratori del Fare della Girella sarebbero stati trattati allo stesso modo: respinti all’ingresso in quanto africani. Si tratterebbe di un ragazzo di origine kenyana di 15 anni e di un giovane di 16 anni, di origine algerina.
I due avrebbero raccontato la loro disavventura agli operatori della Girella. Per Lorandi è ora di dire “basta” ad episodi simili, e presenterà un esposto alla Procura. Se queste testimonianze – quella del giovane di origine marocchina residente nell’Alto Garda, e quella dei due roveretani – fossero confermate, significherebbe che la “security” della discoteca Fanum di Mori ha il vizietto del razzismo, o ha ricevuto precise indicazioni su chi far entrare o no, e solo in base al colore della pelle o alle origini africane.
«I due giovani che frequentano la Girella – dice Lorandi – sarebbero stati tenuti all’esterno dai servizi di sicurezza, durante una festa. Questa cosa è riprovevole». I due ragazzi, spiega Lorandi, vengono da famiglie residenti in Italia da tempo, studiano e sono persone tranquille. «Questo clima fascio-leghista di caccia alle streghe – continua Lorandi – comincia a riflettersi sulla vita quotidiana. Non è possibile permettere una discriminazione di questo genere, non è possibile far passare sotto silenzio dei simili episodi. Questi giovani, che già si trovano spesso in difficoltà per il solo colore della loro pelle, in questi casi vengono discriminati tre volte, perché si vedono respinti alle feste di fronte alle fidanzate e agli amici. Gesti simili sono indotto da un certo clima generale che si è instaurato nella nostra società e si ripercuotono sui ragazzi, che ne risentono pesantemente nella loro vita». Lorandi invita a denunciare e segnalare ogni episodio di questo genere. (m.s.)