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Baobab, il centro di sostegno psicologico per gente con esperienze durissime

art rep 4 novla Repubblica, 04-11-2015

Il team di Medici Senza Frontiere è stato impegnato presso il centro d'accoglienza Baobab, a Roma, e nella tendopoli allestita dalla Croce Rossa Italiana presso la stazione Tiburtina, che negli ultimi mesi hanno ospitato ogni giorno centinaia di persone in transito nel loro lungo viaggio verso l'Europa, fatto di paura, violenza, inadeguate condizioni di accoglienza. Sono state date informazioni ad oltre 2000 persone, e aiuto psicologico circa 800 persone

ROMA - Dal luglio 2015, il team di Primo Soccorso Psicologico di Medici Senza Frontiere (MSF) - composto da uno psicologo psicoterapeuta e da tre mediatori culturali - è stato impegnato presso il centro d'accoglienza Baobab, a Roma, e nella tendopoli allestita dalla Croce Rossa Italiana presso la stazione Tiburtina, che negli ultimi mesi hanno ospitato ogni giorno centAslinaia di persone in transito nel loro lungo viaggio verso l'Europa, fatto di paura, violenza, inadeguate condizioni di accoglienza. Le attività di MSF hanno permesso di dare Primo Soccorso Psicologico e informazioni a oltre 2000 persone, e fornire supporto psicologico a circa 800 persone, incontrate durante sessioni di gruppo o individuali.

"Il lusso di fantasticare sul mio futuro". L'intervento, svolto in collaborazione con le ASL RMA e RMB di Roma e l'INMP - Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà - è terminato dopo la chiusura della Tendopoli della Croce Rossa, e con il diminuire degli sbarchi sulle coste siciliane che hanno ridotto notevolmente il transito di persone accolte al centro Baobab. Durante una sessione individuale di supporto psicologico un uomo ha commentato: "che strano animale è l'uomo, ogni volta che raggiunge un obiettivo ne vuole perseguire subito un altro. Fino a quando ero in Libia e in mare non mi permettevo neanche di fantasticare sul mio futuro, sul paese dove vivere, adesso invece mi trovo qui a riflettere su cosa vorrei fare della mia vita, che non ho lasciato in mare insieme a tante altre. Non mi sembra possibile di essere sopravvissuto e di essere qui seduto a parlare con te del mio futuro prossimo, How many souls in this sea...".

I loro frammenti di memoria. L'obiettivo dell'intervento di MSF in questi due luoghi di transito a Roma è stato principalmente quello di dare assistenza psicologica a persone che vivono un'esperienza durissima, per accogliere con rispetto e attenzione i loro frammenti di memoria e le loro insicurezze. MSF è sempre più testimone della vulnerabilità e degli sforzi delle persone in fuga durante tutto il loro percorso di migrazione, dai paesi di origine, a quelli di transito a quelli di arrivo.

Pubblicato: Mercoledì, 04 Novembre 2015 12:59

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