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Migranti, un`altra strage Otto morti sul gommone

migranti 2La Stampa, 19-10-2015

Otto cadaveri sul fondo del gommone, in parte già sommersi dall`acqua, stesi in mezzo ai vivi: dall`Egeo al canale di Sicilia continua inesorabile la strage di migranti.

L`ennesima tragedia si è consumata 130 miglia a sud est dell`isola di Lampedusa, dunque a poche decine di miglia dalle coste libiche dalle quali, appena il mare lo consente, continuano a partire i gommoni e i barconi carichi di disperati che tentano di raggiunge l`Italia. Perché è vero che negli ultimi mesi, soprattutto per i siriani, la rotta principale è diventata quella che attraversa i Balcani. Ma è anche vero che per migliaia di esseri umani provenienti dai paesi dell`Africa sub sahariana, dall`Africa occidentale e dal corno d`Africa, l`unica via di fuga dalle guerre e dalla fame restano le spiagge libiche, dove le organizzazioni di trafficanti di uomini continuano a dettar legge. E a spedire i barconi della morte nel Mediterraneo.

I cadaveri degli otto migranti, sette donne e un uomo, erano a bordo di un gommone in difficoltà, che ha lanciato l`allarme alla centrale operativa della Guardia Costiera, già impegnata a coordinare i soccorsi poiché nella zona erano presenti altre imbarcazioni cariche di migranti.

Verso il gommone si è diretta nave Bersagliere, della Marina Militare, che ha iniziato il soccorso nel primo pomeriggio. E quando tutti i 112 migranti vivi erano stati trasferiti sulla nave, i militari hanno recuperato i corpi delle otto vittime.

Pubblicato: Lunedì, 19 Ottobre 2015 12:12

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