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Unioni civili, alta tensione Pd-Ncd ma Renzi va avanti

unioni civiliil sole, 13-10-2015

Em. Pa.

Sul tema delle unioni civili restano tutte le differenze di vedute tra Pd e governo da una parte e gli alfaniani di Alleanza popolare dall`altra. Differenze che neanche un lungo vertice a Palazzo Chigi tra Matteo Renzi e Angelino Alfano alla presenza dei capigruppo Luigi Zanda (Pd) e Renato Schifani (Ap) è riuscito a colmare. E dunque la linea data dal premier ai suoi è: andare comunque a avanti, incardinare il testo in aula prima dell`arrivo a Palazzo Madama della legge di stabilità e trovare il necessario consenso aprendo a tutti i gruppi. Quindi anche al Movimento 5 Stelle.

A dividere Pd e centristi è sempre lo stepchild adoption, ossia la possibilità di adottare il figlio naturale di un componente della coppia gay da parte dell`altro componente. Un istituto anglosassone, quello dello stepchild adoption, teso a tutelare i minori: questi bambini, infatti, in alcuni casi nati all`estero grazie alla procreazione assistita, in Italia risultano figli solo del genitore naturale e in caso di problemi o di decesso l`altro genitore non ha alcun diritto né dovere nei suoi confronti. Il premier e il Pd restano favorevoli, mentre i centristi temono che l`istituto sia la leva per consentire poi le adozioni tout court e sia un modo per incentivare la pratica degli uteri in affitto. «Faremo una battaglia leale e coerente con i nostri principi - ha detto Alfano al termine del vertice -. Sì al riconoscimento dei diritti individuali patrimoniali, no all`adozione dei bambini.

Il tema delle adozioni è un tema che oggi ci divide molto». L`orientamento del Pd è invece quello di procedere con l`incardinamento in aula prima di passare all`esame della manovra finanziaria: stasera, dopo il sì alla riforma costituzionale, il Pd porterà la legge sulle unioni civili in capigruppo e chiederà appunto l`incardinamento. La posizione espressa ad Alfano e Schifani da parte di Renzi, della ministra Maria Elena Boschi e di Zanda è stata dunque «rispettosa dei partner di maggioranza e aperta al confronto in Parlamento, ma volta ad incardinare la proposta di legge per la discussione in aula».

Una fretta, quella del Pd, certamente non condivisa da Alfano per il quale «per noi non è un`emergenza nazionale». In realtà la mossa di Renzi è volta soprattutto a superare lo stallo in commissione e a rimettersi all`aula per la questione più controversa, «altrimenti non se ne esce». Perché il via libera del Senato, nel pieno della sessione di bilancio, arriverà al più presto nel gennaio 2016. Tempi e spazi per la discussione saranno comunque assicurati, anche perché quello dell`adozione è un temache divide gli stessi democratici, con i catto-dem che hanno già presentato un emendamento per l`introduzione dell`affido invece dell`adozione. Da Ap, invece, si continua a sottolineare la totale contrarietà sia allo stepchild adoption sia all`affido: un tema di bandiera, certo caro all`elettorato moderati centrista e sul quale il malcontento che serpeggia inAp perunalinearitenuta troppo filo-renziana può trovare una forte convergenza. Dal Pd si fa notare che il regolamento del gruppo prevede in questi casi la libertà di coscienza, e intanto si guarda verso il Movimento 5 stelle puntando a una possibile inedita maggioranza trasversale.

Fonte immagine: www.comune.genova.it

Pubblicato: Martedì, 13 Ottobre 2015 13:41

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