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Ventimiglia, blitz all’alba Video sgomberato il presidio dei migranti

art corr 30 setCorriere della sera, 30-09-2015

La polizia e i carabinieri sono intervenuti alle prime ore del giorno. Il ministro Alfano: «Affermato il principio di legalità». Un gruppo di militanti ancora sugli scogli

Sgomberato all’alba l’accampamento di migranti e attivisti «no border» A Ventimiglia, al confine tra l’Italia e la Francia. L’accampamento si trovava nell’area della pineta dei Balzi Rossi, vicino alla scogliera. Erano circa un centinaio gli stranieri ancora accampati insieme a militanti dei centri sociali in un presidio durato circa cento giorni. «Abbiamo affermato un principio di legalità -commenta il ministro dell’Interno Angelino Alfano - Un Paese civile e democratico fa rispettare le regole».

I militanti sugli scogli
Dopo lo sgombero del presidio, una cinquantina tra migranti e attivisti, soprattutto francesi, si sono nuovamente rifugiati sugli scogli, guardati dagli agenti. «Non ce ne andiamo, resistiamo sugli scogli», dicono via Twitter dall’account NoBorder Ventimiglia. Per cercare di arrivare a una mediazione, in mattinata, è arrivato anche il vescovo di Ventimiglia Antonio Suetta che ha poi parlato a lungo con il prefetto Silvana Tizzano e con i vertici locali della polizia. Mentre il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano ha spiegato che da tempo aveva chiesto l’intervento della polizia per smantellare l’accampamento di migranti che «stava causando troppi problemi». «Devono muoversi - ha detto - e la polizia valuterà ora dove debbano andare. Ma questa situazione non poteva continuare. Capiamo le motivazione della loro protesta, ma l’accampamento è illegale e noi dobbiamo rispettare anche chi li ha accolti qui», ha aggiunto il sindaco.

Il blitz
Alle prime ore del mattino di mercoledì polizia e carabinieri sono intervenuti con circa 200 uomini e decine di blindati, circondando la tendopoli di Ventimiglia organizzata dagli attivisti italiani e francesi che ospitava gli immigrati. Non ci sono stati episodi di resistenza o violenza, dicono le forze dell’ordine. Il presidio è stato sgomberato ma, come detto, alcuni attivisti rimangono ancora sugli scogli. La polizia ha fermato e identificato cinque persone. Uno dei no border che si trovavano nella pineta si è buttato a mare ed è stato recuperato. La frontiera con la Francia, presidiata dalla police nationale, è chiusa a Ponte San Ludovico.

Salvini: «Bene lo sgombero, ora espulsioni»
«Sgomberati dopo mesi gli immigrati (e i centri sociali) accampati sugli scogli a Ventimiglia. Meglio tardi che mai. Ora aspettiamo espulsioni», esulta su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini. «Renzi ci sta facendo diventare razzisti perché lo Stato italiano non controlla», aggiunge poi Salvini parlando a Skytg24. «I no borders? Sono centri sociali che non hanno niente da fare dalla mattina alla sera». «Abbiamo affermato un principio di legalità: non si può stare nel nostro Paese pensando di fare quello che si vuole. O rispetti le nostre regole altrimenti ti sgomberiamo - ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervenendo a Rai News 24 - Questo fa un Paese civile e democratico che fa applicare le regole. Accogliamo i migranti che scappano da guerre e persecuzioni ma devono rispettare le nostre regole». «Oggi - continua il ministro - stiamo raccogliendo il risultato di due anni di battaglie in Europa. Stiamo facendo saltare il regolamento di Dublino. La scelta che abbiamo fatto noi è di salvarli mentre sono in difficoltà e poi capire se hanno diritto all’asilo altrimenti rimpatriamo». «Tutti i migranti economici devono essere rimpatriati - sottolinea - e il rimpatrio deve essere gestito e finanziato dall’Europa, in primo luogo gli accordi di riammissione con i paesi africani ».

La «rivolta degli scogli» e il presidio
Dopo giorni di tensioni e polemiche, dal 13 giugno la polizia francese ha bloccato il confine impedendo a profughi e migranti arrivati a Ventimiglia di attraversare. Di fronte al tentativo della polizia di sgomberare l’accampamento che si era formato sulla aiuole del varco di San Ludovico, circa un’ottantina di immigrati erano scappati sulla scogliera, pronti a tuffarsi in mare. Era iniziata così la cosiddetta «rivolta degli scogli» che è stata a lungo al centro dell’attenzione nazionale e non solo. Poi, col tempo, la situazione è cambiata ma è rimasta una «tendopoli» in cui, accanto ai migranti, c’erano attivisti «no border» che aiutavano le persone presenti con assistenza di vario tipo. Nei giorni scorsi c’era stato anche un tentativo di «forzare» il confine ma i militanti erano stati respinti. La Liguria, governata da Giovanni Toti, chiedeva lo sgombero del presidio.

Pubblicato: Mercoledì, 30 Settembre 2015 13:39

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