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Sei grafici ci dicono come smontare i luoghi comuni sull’immigrazione
Internazionale del 17/08/2015
Jacopo Ottaviani
Alla fine del 2013 l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) aveva annunciato il superamento di una soglia storica: per la prima volta dalla seconda guerra mondiale il mondo ha registrato più di 50 milioni di profughi. Un anno dopo il numero è arrivato a 59,5 milioni.
Intanto, nei primi nove mesi del 2015 secondo l’Unhcr più di 411mila migranti hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere il vecchio continente, superando il totale degli arrivi nei quattro anni precedenti (dal 2010 al 2014).
Le rotte migratorie sono cambiate, il tema è entrato nel programma di lavoro dei governi ed è al centro del dibattito pubblico europeo. In un contesto così complicato i dati possono aiutare a capire meglio la realtà.
1) L’Europa rischia l’invasione?
Secondo l’Unhcr, 875mila migranti e profughi sono arrivati via mare in Europa dal 2008 al settembre 2015. Anche se tutti fossero rimasti in Europa, si tratta dello 0,17 per cento della popolazione europea (che è di 507 milioni di abitanti). Se anche per assurdo tutti gli abitanti della Siria e dell’Eritrea si trasferissero in Europa, queste persone rappresenterebbero circa il 5 per cento della popolazione. Continua qui