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Giustizia: Amnesty; testo ddl sul reato di tortura peggiorato, così com'è è inaccettabile

stoptortureRistretti Orizzonti, 14-07-2015

Amnesty: illogico concetto di "reiterate violenze". Manconi (Pd): dopo le modifiche è un testo pessimo. Continua il rimpallo del ddl sul reato di tortura tra Camera e Senato. La commissione Giustizia di Palazzo Madama ha infatti apportato modifiche al testo, allungando ulteriormente l'iter parlamentare. E non mancano le polemiche. "Ritenevo il testo approvato dalla Camera mediocre - dichiara all'Adnkronos Luigi Manconi, Presidente della Commissione diritti umani - Dopo le modifiche introdotte dal Senato lo ritengo pessimo". Giudizio negativo anche dal presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi: "Ne è uscito un testo notevolmente peggiorato al punto che così com'è è inaccettabile. Se va avanti così l'alternativa è un pessimo testo o nessun testo".

Dopo la ratifica da parte dell'Italia della Convenzione delle Nazioni Unite sulla tortura nel 1988, in cinque legislature si è cercato di introdurre il reato di tortura nell'ordinamento italiano. Da marzo 2013 il disegno di legge sulla tortura rimbalza da un ramo all'altro del Parlamento. Dopo lo stop della Commissione Giustizia al Senato, il ddl rischia di bloccarsi definitivamente. Secondo il responsabile dell'Osservatorio Carcere dell'Unione Camere Penali, Riccardo Polidoro, il continuo rimpallo tra Camera e Senato fa pensare che "evidentemente ci sono interessi corporativi che spingono in direzione contraria e che alcuni politici avallano".
Sotto accusa soprattutto il fatto che al rallentamento dell'iter parlamentare si è aggiunto un peggioramento del testo di legge. A essere criticata è in particolare l'introduzione, da parte della Commissione Giustizia del Senato, del concetto di "reiterate violenze": per essere considerata tortura il comportamento deve essere ripetuto.

"Questo - spiega all'Adnkronos il presidente di Amnesty International Italia - è incompatibile con la Convenzione delle Nazioni Unite ma è anche illogico: la tortura può essere grave anche se si esaurisce in un'unica condotta, non necessariamente deve protrarsi nel tempo". Una definizione contro cui si scaglia anche l'Associazione Antigone, giudicandola "priva di senso, priva di logica, tragica e ridicola allo stesso tempo". Antigone, si ritarda approvazione legge per farla finire nel cestino. C'è poi un'ulteriore modifica considerata "incredibile" da Luigi Manconi: "laddove c'era scritto "acute sofferenze fisiche e psichiche" si è introdotta la formula "trauma psichico verificabile" che riduce al minimo la possibilità di verifica". Modifica ritenuta "inaccettabile" anche dall'Associazione Antigone. "Comincio a pensare - continua il presidente della Commissione diritti umani - che forse nessuna legge sia meglio di una normativa così insignificante.

Oltretutto non è difficile immaginare che sia in atto un gioco indecente che avrà come suo risultato il rinvio alla prossima legislatura". Sulla stessa linea l'associazione Antigone: "L'intenzione è quella di ritardare la legge per farla finire nel cestino". Il presidente di Amnesty International Italia si chiede se sia "meglio non farne nulla o approvare questo testo". Una domanda che tuttavia rimane senza risposta: "Non saprei come rispondere - confessa Marchesi. È un testo pessimo". E spera che "quando verrà portato in aula in Senato ci sia un numero significativo di senatori che si renda conto che questo testo non può passare così com'è".

da Adnkronos

fonte immagine: frontierenews.it

Pubblicato: Mercoledì, 15 Luglio 2015 12:53

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