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Amnesty International lancia un appello per Raif Badawi
Il 7 maggio 2014, Raif Badawi è stato condannato a 10 anni di carcere e a 1000 frustate.
Queste condanne sono state confermate dalla Corte suprema il 6 giugno 2015, segnando un giorno nero per la libertà di informazione in Arabia Saudita.
La sua colpa? Aver fondato "Free Saudi Liberals", un forum online di dibattito su temi politici e religiosi. Aver “insultato l’Islam”, aver criticato alcuni leader religiosi.
Oltre al carcere, alla lontananza dalla sua famiglia, per Raif sono arrivate anche le frustate. Il 9 gennaio 2015, è stato pubblicamente frustato davanti alla moschea di al-Jafali a Gedda: 50 frustate, una pena disumana, una tortura. E solo per aver espresso le sue opinioni.
Come Raif, anche Suliaman al-Rashudi, Abdullah al-Hamid, Mohammed al-Qahtani, Abdulaziz al-Khodr, Mohammed al-Bajadi, Fowzan al-Harbi, Abdulrahman al-Hamid, Saleh al-Ashwan, Omar al-Sa'id, Waleed Abu al-Khair e Fadhel al-Manasif stanno scontando condanne per ciò che pensano o esprimono. Devono essere rilasciati immediatamente.