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In 200 ancora fermi a Ventimiglia

art. avvenireAvvenire, 15-06-2015

Ventimiglia, Roma, Milano. Resta critica la situazione nei tre punti nevralgici mentre infuriano le polemiche sull'accoglienza a livello nazionale ma soprattutto europeo. Al confine con la Francia hanno trascorso ancora una notte sugli scogli gli immigrati che aspettano di poter passare la frontiera francese per ricongiungersi con i propri cari. Circa duecento persone, soprattutto eritrei e senegalesi, rimangono bloccati. In segno di protesta molti hanno trascorso la notte sugli scogli, un'altra ottantina, soprattutto donne e bambini, hanno invece pernottato nella stazione ferroviaria.

La Francia ieri ha assicurato di non aver sospeso gli accordi di Schengen che di solito consentono ai migranti arrivati in Italia di attraversare facilmente i confini per riversarsi nei paesi limitrofi ma dopo il vertice del G7 in Germania ha rafforzato i controlli alle frontiere. In realtà sabato un blocco di qualche ora c'è stato ma il problema è soprattutto politico. La Francia sta lanciando un messaggio chiaro all'Italia sulla gestione delle quote. Il vero terreno di scontro è la gestione delle migliaia di migranti che il protocollo di Dublino intrappola in Italia, paese che ha di fatto il dovere di dare asilo ai migranti che sbarcano suille nostre coste. "Il blocco dei migranti al confine italo-francese a Ventimiglia rappresenta la negazione stessa di Europa" ha detto il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini.

Intanto sul fronte interno sembra essere sottocontrollo la situazione nelle stazioni di Roma e Milano dove sono stati allestiti centri di accoglienza di fortuna. Il sindaco Ignazio Marino ieri si è recato nella tendopoli realizzata alla stazione Tiburtina portando la sua solidarietà ai migranti, un centinaio quasi tutti eritrei, che vorrebbero raggiungere il nord Europa. La Croce rossa ha portato viveri e installato i bagni, tra una ventina di giorni sarà pronta una struttura fissa per l'accoglienza. Alla Centrale di Milano invece sono stati utilizzati per l'accoglienza i box in plexiglass destinati ai negozi ma al momento vuoto. Soluzione con qualche risvolto polemico (qualcuno li ha definti acquari) ma che ha consentito di distribuire viveri, giochi e abiti. Segnalato un terzo caso di malaria tra gli oltre cento presenti quasi tutti i nazionalità siriana. Polemica tra il sindaco Pisapia e il governatore Maroni. Il primo ha accusato Maroni di "sbraitare" e di non fare nessuna proprosta concreta. "L'unica soluzione è fare campi profughi in Libia, sorvegliati dai caschi blu" ha replicato Maroni accusando il governo Renzi di non fare abbastanza.

Pubblicato: Lunedì, 15 Giugno 2015 12:37

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