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Migranti e quote oggi il piano Ue: a Roma tocca l'11,8% Tre Paesi si sfilano

integrazioneIl Messaggero, 13-05-2015
Valentina Errante

All`esame della Commissione il progetto per l`accoglienza dei rifugiati. Si tirano fuori Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca

I numeri dovrebbero esserci e l`Agenda sull`immigrazione, presentata oggi dalla Commissione Ue, potrebbe ottenere il via libera. Anche senza il voto di Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca, che rimarranno fuori dal piano Juncker previsto solo per 25 dei 28 paesi membri. Il testo non ha subito grandi modifiche, ma piccoli "aggiustamenti" che, in futuro, potrebbero riguardare anche le cifre stanziate per l`emergenza. Le trattative andranno ancora avanti, ma adesso i ritocchi al testo iniziale soddisfano in qualche modo il nostro Paese. A cominciare dalla percentuale di migranti destinata al nostro territorio dall`Ue. In questa prima fase il documento riporta solo la "chiave di distribuzione" con le percentuali e si sa già che è l`11,84 per cento. Anche sugli hotspots (centri per la prima accoglienza e screening sullo status di rifugiato) e il timore di un "commissariamento" da parte dell`Ue, alcuni passaggi sono già stati rivisti.

PIANO PER 25
Gran Bretagna, Danimarca e Iranda hanno ottenuto "l`opting out", quindi rimarranno fuori dal piano che coinvolgerà tutti gli altri paesi, anche sul fronte della distribuzione dei richiedenti asilo. L`Agenda dovrà ottenere il 60 per cento dei voti, almeno 15, e, in base al regolamento, non è previsto il diritto di veto. Secondo i calcoli i numeri ci sono. Le trattative, però, andranno ancora avanti; fino alla fine di giugno. il 15 e il 16 se ne discuterà al vertice tra i ministri della Giustizia e dell`Interno dei paesi membri. E anche le somme destinate al progetto potrebbero essere riviste. Il voto finale, che renderà immediatamente operativo il cosiddetto Piano Juncker, è invece in calendario per il 25 giugno, quando si incontreranno i capi di Stato e di governo e la Commissione indicherà anche le cifre di richiedenti da redistribuire in Europa. Se il testo iniziale aveva creato qualche tensione, l`ultima stesura, che include le percentuali di migranti destinate a ciascun paese, soddisfa anche l`Italia. Al nostro Paese sarebbe destinato l`11,84 per cento dei migranti. Nella fase iniziale, tra l`altro, l`Italia, insieme alla Grecia, rimarrebbe fuori dalla distribuzione. La divisione sul territorio è stata fatta sulla base del Pil, del tasso di disoccupazione e del numero di richiedenti asilo già accolti da diversi Stati. Secondo Eurostat, siamo dopo la Germania (47.600 nel 2014, +82% del 2013), la Svezia (33.000 nel 2014, +25%) e la Francia (20.600 nel 2014, +27%) uno dei quattro Paesi Ue che lo scorso anno ha accolto di più.

LO SCREENING
Anche su quello che sembrava un rischio di "commissariamento" del nostro sistema dell`Immigrazione da parte dell`Europa le trattative avrebbero portato a un accordo. L`Italia avrebbe ottenuto che l`invio di team stranieri, inizialmente deputati a "controllare" il rispetto delle procedure, assumano invece un ruolo di collaborazione. I punti caldi, che in questi anni hanno creato le maggiori tensioni, riguardano soprattutto l`identificazione e il foto segnalamento e le commissioni deputate ad esaminare le richieste di asilo. Sarà l`Italia a stabilire dove accogliere i delegati europei. Potrebbero essere Taranto, Augusta, Pozzallo, Porto Empedocle, Lampedusa o San Giuliano in Puglia.

Fonte immagine: www.inail.it

Pubblicato: Mercoledì, 13 Maggio 2015 14:08

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