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Bèziers, sindaco fa schedare a scuola tutti i bambini musulmani

art garantista franCronache del Garantista, 06-05-2015

Bambini delle scuole schedati su base etnico-religiosa, un censimento informale contrario a tutti i principi della costituzione repubblicana che rievoca i peggiori spettri del passato collaborazionista francese. E’ quanto concepito da Robert Menard, sindaco della città di Bèziers eletto nel 2014 con il sostegno decisivo del Front National.

Intervenuto sugli schermi di France 2 nel talk-show ”Mots Croisées”, Menard ha candidamente rivendicato la sua iniziativa: «Nel nostro municipio il 64,6% degli studenti è musulmano, sono le cifre che abbiamo raccolto. Mi spiace dirlo ma abbiamo recensito i nomi dei bambini, so che non avrei il diritto di farlo ma i nomi indicano la provenienza e la confessione, se ti chiami Marie è chiaro che non sei musulmano, dire il contrario è negare l’evidenza».

Parole scioccanti, tanto più se pronunciate da un sindaco noto per le sue posizioni xenofobe, ostili all’immigrazione, in particolare quella proveniente dai paesi musulmani: «Voi che parlate tanto di integrazione, venite pure all’uscita di una scuola di Bèziers, quando vedrete che l’80% dei bambini sono di origine musulmana e maghrebina non si integra più nessuno» ha aggiunto Menard.

Durissime le reazioni della società civile e del mondo politico alle schedature razziste dei bambini, cominciate dall’indignazione esplosa sui principali social-media e siti web e terminate con una dichiarazione del presidente François Hollande in persona: «In un paese come la Francia schedare gli alunni delle scuole in funzione del loro nome e della loro religione è inconcepibile, vi assicuro che verranno prese le giuste sanzioni dalle autorità competenti». Nelle ultime ore Menard ha provato a minimizzare l’accaduto, spiegando che in realtà non esiste nessuna schedatura formale e che le cifre di cui parla sono soltanto approssimazioni: «Anche volendolo non avremmo i mezzi per farlo», si legge poi in un comunicato ufficiale del municipio di Bèziers.

La procura di Parigi ha però aperto un’inchiesta sulla vicenda con gli uomini della polizia giudiziaria che nel pomeriggio di ieri hanno perquisito i locali del municipio per trovare le prove del censimento etno-religioso realizzato dalla giunta. Se dalle indagini emergeranno fatti concreti, il sindaco e i suoi collaboratori rischiano di essere incriminati dalla giustizia penale: le schedature su base comunitaria sono infatti espressamente vietate dalla legge francese e costituiscono un reato passibile di cinque anni di prigione più 300mila euro di multa.

Pubblicato: Giovedì, 07 Maggio 2015 11:04

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