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Notizie

Roma, incendio doloso contro i rom

rom 2la Repubblica, 31-03-2015
RORY CAPPELLI

Panico nel centro d`accoglienza alla Rustica: cento evacuati tra cui moltissimi bambini e due neonati
Il sindaco Marino: "Episodio grave e non casuale". L`ombra di Mafia Capitale sulla struttura in smantellamento

ROMA. Cento persone, tra cui 62 bambini, due emodializzati, tre donne al quarto mese di gravidanza, e due neonati, uno di tre mesi e l'altro di 40 giorni. Finiti nel panico e poi in mezzo alla strada quando nel cuore della notte tra domenica e lunedì è scoppiato un incendio all`interno del centro di accoglienza di via Armellini, a La Rustica, zona a est di Roma. Le fiamme altissime sono partite dal primo piano della zona sovrastante gli uffici, un`area abbandonata, vuota di persone e cose, e hanno raggiunto il terzo piano e da lì il solaio e il tetto. Per gli investigatori questo è il motivo che fa pensare a un incendio doloso o colposo: sono proprio i vigili del fuoco ad argomentare che per sviluppare un incendio di questo volume e di questa portata il materiale deve essere stato veramente tanto, voluminoso e corposo. Ma saranno le indagini a stabilirne definitivamente le cause e le modalità.

Morti o feriti non ce ne sono stati soltanto perché lo stabile è una ex fabbrica ristrutturata, tutta in cemento armato. Riportata in vita in epoca Veltroni, è stata poi destinata, con lo sgombero in epoca Alemanno degli insediamenti rom di Ponte Mammolo, Casilino 900 e La Martora, a diventare centro accoglienza. Ieri notte gli ospiti si sono riversati in strada assistiti dalla Protezione civile di Roma Capitale che ha fornito coperte, sciarpe, berretti, venti sacchi a pelo e d`acqua. A gestire il centro anche la cooperativa Domus Caritatis, coinvolta nell`inchiesta Mafia Capitale. Anche su questa coincidenza gli investigatori vogliono vederci chiaro.

Ieri mattina è arrivata a La Rustica anche l`assessora alle Politiche sociali Francesca Danese, che sembra aver preso con grande serietà la questione nomadi, rom, sinti e camminanti, e anche tutto il disagio vissuto dagli emarginati della città, per comprenderne le difficoltà, ed arrivare apossibili soluzioni: è rimasta a lungo sul posto, seguendo le operazioni e assistendo e parlando con le famiglie, con i bambini e con le donne. Di sicuro una novità, soprattutto pensando alle storie scoperte proprio dalle inchieste di Mafia Capitale e tutte cucite sulla pelle dei migranti e dei nomadi. Forse non a caso la Danese si è trovata minacciata e sotto scorta. DI certo, dice, «stiamo andando verso una politica dell`accoglienza completamente diversa. Per esempio, stiamo lavorando per spostare le persone che vivono qui: il centro ha un contratto con il Comune fino a fine aprile. Poi la gestione attuale scade. E una nuova gestione certamente non avrà costi così elevati e qualità della vita delle persone così bassa. Insomma - conclude- stiamo affrontando il problema dell`accoglienza a Roma in tutte le sue sfumature».

Anche il sindaco Ignazio Marino è intervenuto sulla vicenda: «Esprimo preoccupazione ha detto - davanti a un episodio grave e non casuale che arriva in un momento in cui questa amministrazione sta smantellando un sistema su cui aveva investito anche la criminalità organizzata. Ricordo, a questo proposito, che mettere le mani in questo mondo ha costretto da qualche settimana sotto sCorta l`assessore alle Politiche sociali Francesca Danese a causa delle minacce ricevute».

Fonte immagine: www.galileonet.it

Pubblicato: Martedì, 31 Marzo 2015 12:04

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