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Le famiglie di oggi non amano Dolce e Gabbana

famiglia gay 1L'Huffington Post, 16-03-2015
Giuseppina La Delfa

Le famiglie gay non esistono e nemmeno le famiglie tradizionali. Esistono delle famiglie e basta. Delle famiglie che spesso fanno quel che possono con molta pazienza e tanto amore per crescere i loro figli quando ci sono.
Dei figli avuti nei modi più svariati, concepiti da una donna con suo marito o compagno o dei figli adottati qui o altrove, dei figli dati in affido per pochi anni o per molti, dei figli cresciuti da coppie o da single, da genitori omosessuali o transessuali o eterosessuali.
Dei figli avuti grazie alla procreazione medicalmente assistita da single o da coppie infertili, dei figli nati grazie all'eterologa quando la coppia è sterile, dei figli nati grazie a delle gestazioni per altri quando la madre non può portare in grembo un figlio o quando una madre non c'è, tutti figli, questi, molto desiderati e immensamente amati.

Fra tutte queste famiglie ci sono delle famiglie felici e altre un po meno e per alcune l'esperienza familiare è un vero disastro, ci sono delle famiglie attente e premurose e altre spensierate e superficiali, ci sono famiglie che sembrano partire bene e poi si sfasciano e altre che, giorno dopo giorno, superano le difficoltà e vanno avanti insieme, ci sono famiglie con genitori uniti e altre con genitori separati o divorziati, ci sono famiglie con due mamme e un papà o costituite anche da due coppie omosessuali, ci sono famiglie ufficiali con amanti nell'armadio e famiglie libere molto più fedeli, ci sono famiglie ricomposte e famiglie non riconosciute da questo stato, ma essenzialmente ci sono famiglie, tante e tutte diverse e tutte un po uguali, ma ripeto, non esistono famiglie gay e famiglie tradizionali e ancora meno famiglie naturali perché una famiglia è una famiglia e ciò che la determina, da quando siamo usciti dallo stato di natura, è proprio la legge che la riconosce - oppure no - socialmente. Poi la felicità è un'altra questione e anche l'equilibrio e il rispetto e la responsabilità : ciò che determina la qualità della relazione nella coppia o la crescita serena dei figli quando ci sono, non c'entra proprio niente con l'orientamento sessuale dei genitori o l'identità di genere di chi la compone o il modo in cui sono arrivati i figli.

È triste oggi nel 2015, quando tutte le democrazie occidentali in Europa, in America del nord e del sud e in Africa del sud hanno legiferato a tutela delle famiglie, di TUTTE le famiglie, sentire due persone omosessuali sentenziare su ciò che non conoscono e condannare le famiglie in cui i genitori sono omosessuali, perché temo che questo sia l'unico problema per i nostri due omofobi odierni.

Sì, boicottiamo Dolce e Gabbana. Non compriamo loro nemmeno una mutanda. Fanno parte della schiera triste degli omosessuali repressi non ancora cresciuti, rimasti agli anni '70 dove non era possibile nessun progetto di vita al di fuori del solo divertimento immediato e senza progettualità personale. Il mondo cambia e oltre a divertirci come tutti i giovani del mondo le persone omosessuali e non, hanno oggi a disposizione un mondo pronto a accogliere e comprendere non tanto i tanti modi di fare famiglia, che non sono certo appannaggio dei gay e delle lesbiche, ma la rivendicazione chiara e trasparente del fare famiglia nei modi che la società di oggi consente, nel rispetto delle persone e delle leggi.


Fonte immagine: www.gaywave.it

Pubblicato: Lunedì, 16 Marzo 2015 14:39

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