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Immigrazione: se l'accoglienza si trasforma in un business

rifugiato 2Ristretti Orizzonte, 13-03-2015
Andreina Albano (Arci)

Quanto si apprende sulle inchieste che riguardano il Cara di Mineo, aperte dalle procure di Catania e Caltagirone, dopo la denuncia di Raffaele Cantone sull'irregolarità della gara d'appalto per la gestione, non fa che confermare quel che da tempo andiamo denunciando.

Rifugiati e richiedenti asilo rischiano di diventare una merce su cui fare affari. Lo sono per i trafficanti di esseri umani, che solo con l'apertura di canali di ingresso umanitari e legali si potrebbero efficacemente contrastare. Ma potrebbero diventarlo anche per un sistema d'accoglienza che va profondamente ripensato, per evitare le infiltrazioni criminali nella gestione degli appalti e per garantire condizioni di vita dignitose e possibilità di integrazione per chi viene "accolto".

Non a caso lo scandalo ora è scoppiato al Cara di Mineo, il più grande d'Europa, dove il controllo sulle condizioni in cui sono tenuti i rifugiati e l'integrazione col territorio in cui è insediato sono praticamente impossibili. Controllo e integrazione sono infatti possibili solo in strutture piccole, inserite in comunità dove sia stato fatto un lavoro preventivo di sensibilizzazione, con personale preparato, che si occupi dell'inserimento sociale e lavorativo di chi vi è ospitato.

Auspichiamo che quest'ennesimo episodio di malaffare - se le accuse verranno confermate - serva a far aprire una riflessione seria nelle istituzioni, avendo ben chiaro che l'interesse da considerare prioritario dev'essere quello delle persone che vengono accolte. Così come ci auguriamo che per una volta chi, per propaganda politica, specula su queste vicende cercando di convincere l'opinione pubblica che migranti e rifugiati vanno semplicemente respinti - e magari lasciati affogare - abbiano il buon gusto di astenersi da qualsiasi commento razzista.
Il danno vero del nostro Paese sono la corruzione e il malaffare, non le persone che raggiungono le nostre coste per fuggire da guerre e violenze.
Il Manifesto, 13 marzo 2015


Fonte immagine: www.angelaallegria.com

Pubblicato: Venerdì, 13 Marzo 2015 12:43

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