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Notizie

Chi è razzista?

index23-02-2015

Carmelo Cantone

La settimana scorsa è scoppiato il caso di Arrigo Sacchi, accusato di razzismo. In realtà è stato solo un grande equivoco: l’Arrigo nazionale, l’uomo degli anni ’90, lo stratega calcistico  i cui schemi scritti sembravano la stele di Rosetta non è razzista, anche se è pur vero che calciatori della nostra Sicilia non ne ha mai scelti (a Totò Schillaci preferiva Baggio).
Insomma, quando il Sacchi ha detto che ci sono troppi “neri” nel calcio italiano intendeva dire che : è pieno di fascisti. E sicuramente ha le sue ragioni per dirlo, visto che sono stati notati diversi giocatori in Capitale che frequentavano casa Pound, per non parlare di quei tre-quattro calciatori greci nel nostro campionato che sicuramente sono tutti simpatizzanti di Alba Dorata; e meno male che il calcio italiano non è frequentato da calciatori inglesi, altrimenti di sicuro negli spogliatoi di qualche squadra si apriva una cellula di sostenitori di Nigel Farage.
Per una volta un uomo del calcio ha fatto un ragionamento politico e tutti a dargli addosso senza sapere che lui è il Che Guevara dell’Emilia Padana.

Come fare un pensiero sulla calata degli olandesi a Roma giovedì scorso?
L’istinto primordiale porterebbe a fare un pensiero alla Sacchi, ma non è giusto. Adesso si arriverà a dire che le più belle piazze di Roma verranno vietate alle tifoserie estere. Sbagliato.
Chi vuole può rivedere su youtube le immagini di altre precedenti invasioni pacifiche degli anni scorsi: Bayern, Barcellona, Palermo (anche se cantavano “chi non salta è catanese”); è stata solo una pacifica presa di possesso della scalinata di Trinità dei Monti. Il problema è che a monte (cioè giorni prima di un evento) bisogna distinguere le masse delle tifoserie “normali” da qualche centinaio di teste di luppolo; è possibile che ci si sia scordati di come si fa?

Qualche notazione seria. Avevo detto ai miei amici fiorentini di non fidarsi di uno che ha il nome che sembra una concessionaria di auto: ecco che Babacar gli sbaglia un rigore. Del Khomeinismo dei tifosi fiorentini ne parleremo un’altra volta.

Continua a consumarsi la surreale pareggite della Roma e questo mi fa pensare ai corridoi e alle stanze silenti di Rebibbia e di Regina Coeli dove dipendenti e detenuti giallorossi da qualche settimana evitano stupide e volgari discussioni sul campionato perché hanno altro a cui pensare.

Mi dispiace che sia stato rinviato il derby Sampdoria-Genova, perché da quando per lavoro mi reco a Genova ho imparato a conoscere il magico mondo delle due tifoserie. Sampdoriani che portano il casco della moto con i colori della squadra, genoani con il grifone tatuato, ma soprattutto fra di loro niente dispute e discussioni futili, solo stilettate mordi e fuggi con la cadenza del Paolo Villaggio più cattivo (Meah belandi il derby lo vinciamo noi!).

 

Fonte immagne: www.ntacalabria.it

Pubblicato: Martedì, 24 Febbraio 2015 09:53

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