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L'amarezza di un padre: "Mia figlia down umiliata nel centro benessere"

rifiutata perchè downTrentino, 20-02-2015

Brutta esperienza in una struttura trentina: "La prossima volta ci rivolgeremo a strutture più ospitali, fuori dalla provincia di Trento"

TRENTO. Una lettera di poche righe, spedita alla redazione del Trentino, da cui emerge tutta l'amarezza (lo sconforto? la delusione? la rabbia?) di un padre che voleva far provare alla figlia down l'emozione di un centro benessere, ma si è ritrovato protagonista di una brutta esperienza.

Lui è un imprenditore turistico trentino, padre di una figlia di 34 anni. Il centro benessere in questione è una struttura trentina molto frequentata. E questa è la lettera: "Quanto è bello essere padre di una figlia Down, ma quanto è difficile passare una giornata senza amarezze. Ieri per una visita per problema di alopecia (15 minuti) abbiamo speso 260 euro.Poi ho voluto trascorrere un paio d'ore con mia figlia in un centro benessere e ho chiesto a un operatore la possibilità di fare provare a mia figlia lo scrub nel bagno turco (un trattamento di bellezza per la pelle) mi ha risposto "adesso verifico" ma è passata un ora e nessuna risposta. Forse mia figlia non era nello standard di bellezza previsto? Non fa parte del mio carattere gettare la spugna ma a questo punto in punta di piedi me ne andrò dal Trentino con mia figlia in territori più ospitali".

Pubblicato: Venerdì, 20 Febbraio 2015 16:36

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