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Frontex conferma il boom di immigrati sbarchi raddoppiati in Europa nel 2014

migranti 2Il Messaggero, 05-02-2015
Valeria Arnaldi

I DATI
ROMA Sono stati 278mi1a i migranti che, nel 2014, hanno attraversato illegalmente le frontiere Ue. Un flusso decisamente consistente che aumenta la sua drammaticità, al confronto con gli anni passati. È circa il doppio del 2011, quando la primavera araba fece "muovere" 141mila persone. Ed è due volte e mezzo il 2013, quando gli arrivi furono 107mila. Di questi ingressi illegali, sono stati oltre 170mila - per la precisione, 170.757 - quelli che hanno interessato l`Italia. A fornire dati e rotte è l`agenzia Ue Frontex, che misura così anche le crisi umanitarie in corso: il sensibile incremento nei flussi verso l`Ue sarebbe, infatti, determinato soprattutto dal maggior numero di persone che fugge da Siria e Iraq, teatro di conflitti responsabili della «peggiore crisi dei rifugiati dalla seconda guerra mondiale». È la stessa Italia a farsi metro, se ce ne fosse bisogno, della tragedia: la prima nazionalità dei migranti, nel nostro Paese, è siriana, con 39.651 persone. Perlopiù gli "illegali" in Europa entrano dagli aeroporti internazionali, sfruttando documenti di viaggio validi e un visto, poi scaduti. Per l`Italia le rotte principali sono quelle del Mediterraneo centrale, Puglia e Calabria.

LE ALTRE ROTTE
Dopo i siriani, i flussi più consistenti provengono da Eritrea 33.559 persone - e Sub-Sahara, con 26.340. Battute anche le rotte del mediterraneo orientale: il passaggio per l`Europa parte dalla Turchia, attraverso Grecia, Bulgaria meridionale o Cipro. Al primo posto rimangono i siriani, con 31.670 ingressi. Dai Balcani occidentali complessivamente in Ue sono arrivate 43.357 persone, oltre 22mila dal Kosovo.

I nuovi dati tornano ad accendere il dibattito su Triton e Mare Nostrum. Amnesty International accusa l`Italia per i risultati del semestre di presidenza europea. «La chiusura di Mare Nostrum - dice Iverna McGowan, direttrice ad interim dell`Ufficio di Amnesty International presso l`Ue - sta mettendo a rischio la vita di coloro che scappano da guerre, povertà e persecuzioni». Ancora, più attento alla difesa delle frontiere che ai profughi, «Triton, nella sua attuale formulazione, non offre nessuna garanzia per la tutela dei diritti di migranti e rifugiati». Ma Triton sta già cambiando. Il pattugliamento sta ampliando i confini. Dal primo al 22 gennaio, i mezzi Ue sono intervenuti nove volte, superando sempre le 30 miglia del mandato di Bruxelles. Su 3.500 persone messe in salvo negli interventi dei primi venti giorni di gennaio, 2.889 sono state soccorse dalla missione. Nel confine delle trenta miglia, 40. E allo studio ora sono le rotte dal Kosovo: secondo le stime della Polizia, sono circa 20mila gli abitanti che lasciano il Paese ogni mese per raggiungere l`Europa Occidentale.
E i flussi sono in costante aumento.


Fonte immagine: frontierenews.it

Pubblicato: Giovedì, 05 Febbraio 2015 18:32

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