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Allarmi sociali e ingiustificate crociate: quando la rete genera condanne permanenti
31-12-2014
Paolo Hutter
" Condannato per pedofilia continuava a insegnare" Grande scandalo in rete, giornali e testate si copiano gli articoli tra di loro. Clima da caccia alle streghe, penso io. Succede a Torino. Esce un articolo in cui si dice tutto del povero "orco", manca solo il nome. Le autorità scolastiche, per precauzione, lo sospendono. Preso da curiosità - e da un pizzico di anticonformismo - mi è venuta la spinta irrefrenabile di indagare. Ed ecco cosa ho scoperto e capito.
Del tizio in questione non è stata detta l'età. Non deve avere molti anni perchè insegna dal 2002 e sta finendo uno studio (laurea?) per cambiare, buon per lui, lavoro. Nel 98, quindi, 16 ( sedici) anni fa era assistente in una colonia estiva per bambini. Si occupava anche di lavarli. Con una bambina di 7/8 anni fece qualcosa di troppo, giocando o premendo con le dita dove non avrebbe dovuto. Così almeno , dopo denuncia dei genitori dela bimba, hanno accertato, dopo anni ( giustizia lenta) i giudici che lo condannarono a 3 anni e 4 mesi. Al processo di appello patteggiò la pena, che venne quindi ridotta a poco più di un anno. Venne anche condannato a una provvisionale di 27 mila euro. Se ho ben capito si tratta di una pena pecuniaria preliminare, mentre poi ci può essere un risarcimento pieno tramite accordo tra le parti, o una causa civile per risarcimento pieno. Ci sono voluti alcuni anni per riuscire a fargli pagare la provvisionale, così mi ha spiegato al telefono l'avvocato della vittima, la ex bambina ora giovane donna che ha aperto il caso con una lettera ad alcuni giornali.
Nella lettera la giovane donna rende noto con indignazione il fatto che il condannato tuttora ha una cattedra come insegnante in una scuola media inferiore torinese. Ma, attenzione, la lettera è di pochi giorni fa. La condanna, l'insegnamento, il pagamento lento della provvisionale, il negoziato sul restante risarcimento durano da anni.
Come mai solo adesso viene denunciato - come inammissibile - il fatto che l'"orco" insegna? Perchè recentemente, come mi ha detto lo stesso avvocato della vittima, quindi avversario dell'insegnante, si sono rotte le trattative sul risarcimento.
Non mi ha detto le cifre, comunque ben superiori ai 27 mila euro già acquisiti dalla vittima. Il mio avvocato di fiducia mi dice sulla base di esperienze di violenze più gravi che la provvisionale in questo caso forse bastava. Ma non voglio fare stime su materie così complesse e delicate ( perchè intrecciano ferite della psiche e "vile denaro".)
Faccio solo notare un aspetto decisivo della storia che nessuno aveva capito nè ipotizzato. La scuola, le scuole, non sono un porto franco incontrollato dove si annidano professori pedofili. Se c'è una cosa normata e sotto controllo è proprio questa. Di recente c'è stato un enorme lavorìo e agitazione per i certificati "antipedofilia" richiesti nella scuola. Ma in ogni caso già esisteva la norma che toglie dall'insegnamento i condannati. In questo caso però, attenzione, già la condanna in primo grado è stata relativamente lieve, ma soprattutto c'è stato il patteggiamento in appello. Patteggiamento significa proprio che l'imputato si riconosce almeno in parte colpevole, e che la condanna non ha ulteriori conseguenze. Da quel che ho capito,quindi, è regolare che non lo abbiano sospeso dall'insegnamento.
Sempre se ho ben capito, adesso il patteggiamento in appello non c'è più, ma in tal caso forse il tizio in questione avrebbe potuto patteggiare in primo grado. Non so se le nuove e più severe norme prevedano di escludere dall'insegnanento anche chi patteggia. Di certo, invece, purtroppo la istintività delle reazioni in rete, e dei miei colleghi giornalisti che le hanno cavalcate, prescindono da tutti questi ragionamenti. Per le reazioni tanto rapide e superficiali quanto profonde e irrazionali, non c'è differenza tra lo stupro e la molestia, tutto quello che sfiora anche solo vagamente il sesso merita condanne a vita, castrazioni chimiche ed esclusione dalla società. ( Ben più clementi sono i giudizi sulle pene corporali ai figli, quelle sotto sotto molti le giustificano). Insomma la molestia è di 16 anni fa, il condannato insegna da 12 anni senza aver dato il minimo problema. Perché cacciarlo? Non c'è mai riabilitazione? C' ancora bisogno di Cesare Beccaria, vedo..
Fonte immagine: radiospada.org