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Ritorno volontario, ora anche un numero verde per i migranti che vogliono lasciare l'Italia

ritorno volontariola Repubblica.it, 17-12-2014

La Rete per il Ritorno Volontario Assistito. Un numero verde: 800 72 20 71, operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16, per sapere cosa fare. Una tendenza in aumento dal 2009 ad oggi. Le organizzazioni coinvolte nel programma: Consiglio Italiano per i Rifugiati(CIR); Oxfam Italia, Gea, il Consorzio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali e il supporto della Fondazione ISMU

ROMA - La Rete di soggetti pubblici e privati attivi nella promozione del Ritorno Volontario Assistito (RVA) nel Paese di origine, allo scopo di diffondere a livello nazionale l'informazione sia verso i migranti, che verso gli operatori del settore, dal mese di ottobre 2014 ha dotato il servizio di help desk di una linea telefonica gratuita e diretta, che risponde al numero verde 800 72 20 71, operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16.

Se ne vanno sempre più spesso. Negli ultimi anni, il ritorno volontario nel paese d'origine degli immigrati è stata un'opzione a cui i cittadini stranieri sbarcati in Italia hanno fatto ricorso sempre più spesso. Si è passati, infatti, da 228 persone accompagnate al ritorno nel 2009, ai 2.000 previsti entro giugno 2015, per un totale di 3.219 persone che hanno usufruito di questa misura, che ha lo scopo di reintegrare i migranti nel loro Paese d'origine. Questo significativo aumento è dovuto, sia ad una maggior conoscenza dei servizi offerti dai programmi di ritorno, sia alla perdurante congiuntura economica sfavorevole, che impedisce la realizzazione, o la prosecuzione, del proprio progetto di vita qui in Italia.

I numeri dell'Istat e l'esempio-Lombardia. L'ISTAT rivela, infatti, che con continuità, dal 2009 ad oggi, circa 200mila migranti iscritti all'anagrafe si cancellano ogni anno; se poi si osserva la situazione in Lombardia (regione assai rappresentativa, in quanto nella Regione vive poco meno del 25% della popolazione migrante regolare e irregolare presente in Italia), è in crescita l'intenzione a lasciare l'Italia entro 12 mesi: si è infatti passati dal 9% del 2010 al 13% nel 2013 (fonte Orim). Sulla base delle revisioni, più in generale l'Istat ha segnalato 182.417 cancellazioni anagrafiche verso l'estero nel 2009; 208.199 nel 2010; 142.455 dal 1° gennaio al 9 ottobre 2011; con un'ipotesi di meno di 190.000 per l'intero anno 2012 e di circa 200.000 cancellazione per il 2013.

Il fondo europeo per i rimpatri. La Rete RIRVA, co-finanziata dal Fondo Europeo per i Rimpatri e dal Ministero dell'Interno dal 2009 (inizialmente con il nome di NIRVA e dal 2012 con l'acronimo RIRVA), opera capillarmente su tutto il territorio nazionale attraverso oltre 300 organizzazioni aderenti pubbliche e private in grado di informare direttamente a livello locale i migranti interessati ed aiutarli ad accedere alla misura realizzata da progetti che, in parallelo alla Rete, attuano i percorsi di ritorno.

Strumenti innovativi. L'azione della Rete è dotata di prodotti e strumenti informativi innovativi e di presidi territoriali: il numero verde e l'help desk, mette a disposizione materiali informativi plurilingue; una pagina facebook dedicata; l'attivazione di 14 punti di raccordo territoriale (focal point) per il supporto alla rete e l'informazione locale ai migranti; la realizzazione di sessioni informative in ogni regione; a breve anche da una App che permetterà agli interessati di accedere alle informazioni necessarie per accedere al programma di rimpatrio.
Le organizzazioni coinvolte. Il progetto RIRVA è gestito dal Consorzio Nazionale Idee In Rete con il Consiglio Italiano per i Rifugiati(CIR); Oxfam Italia, Gea, il Consorzio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali e il supporto della Fondazione ISMU.

Fonte immagine: Repubblica.it

Pubblicato: Mercoledì, 17 Dicembre 2014 13:09

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