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Dino Budroni, annullata la sentenza che lo condannava da morto

Dino BudroniA Buon Diritto, 21 aprile 2017

I giudici della terza sezione della corte di Appello di Roma hanno annullato la sentenza con cui Dino Budroni, nel luglio 2012, era stato condannato a due anni e un mese e a una multa di 600 euro per aver sottratto la borsa alla ex compagna e per detenzione abusiva di una vecchia carabina. Il motivo della decisione? L’uomo era deceduto esattamente un anno prima, il 30 luglio 2011, ucciso da un colpo di pistola sparato da un agente di polizia, nel corso di un inseguimento sul Grande Raccordo Anulare. Budroni aveva in effetti cercato di sfondare la porta di casa della ex, che aveva chiamato la polizia.

Fabio Anselmo, l’avvocato della famiglia Budroni, aveva chiesto la revisione del giudizio di primo grado appellandosi al “legittimo diritto della sorella di eliminare il grave pregiudizio morale” che veniva così a pesare sull’uomo defunto in circostanze sulle quali ancora non esiste una verità processuale definitiva. Benché l’agente che sparò il colpo sia stato assolto in primo grado per uso legittimo delle armi, la sentenza di appello, prevista a maggio, rischia di ribaltare la decisione: il pg ha chiesto infatti una condanna a un anno e sei mesi.

Pubblicato: Venerdì, 21 Aprile 2017 15:50

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