Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione

Home a buon diritto

Notizie

Il complotto dei frigoriferi

art huff 26 ottl'Huffington Post, 26-10-2016
Valentina Brinis

Materassi con le piattole e maiali che si cibano dalla spazzatura sono immagini da repertorio di Roma 2014. Al tempo si era parlato di atti vandalici per intaccare la giunta Marino, ma questa storia era durata poco: a gravare sulla sporcizia attorno ai cassonetti era la mancanza del servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti.

Poi, probabilmente le scrofe le avrà portate qualcuno - dato che non sono animali da città - per lanciare messaggi di insofferenza oltre che di sofferenza. Così come aveva fatto l'artista Diavù (David Vecchiato) marchiando i materassi abbandonati con uno stemma di una lupa scarna, augurandosi che quelle opere durassero "il meno possibile".

Questa mattina la sindaca (o sindaco) di Roma, Virginia Raggi, ci ha comunicato attraverso un'intervista al quotidiani la Repubblica che noi cittadini siamo vittime di un complotto molto serio e preoccupante, quello dei frigoriferi.

La sua opinione è che negli ultimi tempi accanto ai cassonetti compaiano sempre più rifiuti di questo tipo e che il fatto non sia casuale. Rientrerebbe, infatti, in una macchinazione per diffamare la giunta e l'attuale gestione dei rifiuti.

Se dovessi analizzare il mio quartiere, east side della city, direi che la situazione si complica: oltre ai frigoriferi, noi abbiamo anche divani e pensili da cucina attorno ai cassonetti che fanno sembrare le nostre vie dei mobilifici a cielo aperto. Non male, devo dire, potrebbe anche dare un'immagine di accoglienza: "Welcome home! Quando il quartiere è casa tua".

Scherzi a parte - e paranoie a parte - la questione è semplice (o così sembra): la gara d'appalto per la gestione di questo servizio è bloccata dallo scorso giugno, come viene ben spiegato nell'articolo di Gabriella Cerami.

Siamo dunque vittime di atteggiamenti paranoidi più che di reali complotti. Ma il tratto che caratterizza l'amministrazione Raggi è proprio quello di far credere che la colpa sia sempre di altri. Lo stesso è avvenuto sul tema "Baobab", ovvero su quali siano le possibilità di ospitare i migranti la cui alternativa è dormire per strada.

Si tratta di un numero davvero esiguo di persone che non rientra, per vari motivi, nei circuiti classici dei centri di accoglienza e che trascorre le notti all'aperto. Ciò si rivela un problema non solo per le persone coinvolte ma per la cittadinanza intera che si trova a gestire autonomamente una situazione di estrema fragilità.

Il sindaco nel corso del Consiglio comunale del 14 ottobre ha detto di non sapere come fare e che la responsabilità è di Salvatore Buzzi (imputato principale nel processo di Mafia Capitale) che ci aveva abituati bene risolvendo ogni problemi in materia.

È si, bei tempi quelli! Peccato che le prime a lamentarsi del lavoro delle cooperative gestite da Buzzi erano proprio le associazioni che hanno accettato l'invito dell'assessore alla persona Laura Baldassarre a sedersi a un tavolo e trovare una soluzione stabile al fenomeno dei migranti in transito, come testimonia il protocollo siglato a metà agosto.

Ma non c'è da stupirsi che tale patto non sia stato rispettato dal momento che già a settembre l'assessore si era auto dichiarata incapace. E senza neppure tentare di mediare con la Questura di Roma su alcune questioni cruciali che avrebbero potuto favorire l'accoglienza dei migranti nei centri. Chapeau, dunque!

Pubblicato: Mercoledì, 26 Ottobre 2016 10:30

Citrino visual&design Studio  fecit in a.d. MMXIV