Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione

Home a buon diritto

Notizie

Cara di Foggia, la nostra inchiesta sul ghetto di Stato smuove il mondo della politica

art esp 13 setl'Espresso, 13-09-2016
di R. I.

Dormitori stracolmi. Dove la legge non esiste. Fabrizio Gatti è entrato, clandestino, nel Cara di Foggia. Dove oltre mille esseri umani sono tenuti come bestie e per ciascuno le coop prendono 22 euro al giorno. E dopo la pubblicazione del reportage e l'intervento di Eugenio Scalfari, il ministro Alfano apre un'istruttoria

L'inchiesta dell'Espresso sull'inferno del Cara di Foggia , firmata da Fabrizio Gatti, muove la politica. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha infatti disposto che la prefettura di Foggia indaghi sulla struttura e sulle condizioni di vita dei suoi ospiti, i richiedenti asilo che attendono l'esito della procedura di richiesta di protezione internazionale.

A fare scattare gli accertamenti l'inchiesta “Sette giorni all'inferno”, pubblicata sull'Espresso in edicola e firmata da Fabrizio Gatti. Nel suo viaggio da “clandestino” all'interno del Cara, Gatti ha denunciato i dormitori stracolmi, una sorta di baraccopoli dove i richiedenti asilo vivono in “oltre ogni immaginabile degrado” nonostante le coop percepiscano un contributo di 22 euro al giorno per ogni ospite.

L'inchiesta-denuncia dell'Espresso è stata rilanciata da Eugenio Scalfari che su Repubblica ha chiesto l'intervento delle istituzioni: “Le poche parole di presentazione dell'inchiesta di Gatti dicono tutto”, scrive Scalfari ripercorrendo il racconto del giornalista dell'Espresso, entrato come clandestino nel Cara di Foggia, “dove esseri umani sono trattati come bestie” nonostante le coop percepiscano 22 euro al gionro per ciascuno di loro.

Poi l'appello alle istituzioni del fondatore di Repubblica: “So bene che il nostro presidente del consiglio ha molte cose da fare in Italia e in Europa, ma a nome dei nostri giornali, e credo di tutti i nostri lettori che tra carta e web sono oltre cinque milioni, gli chiedo di far ispezionare immediatamente quel Centro che accoglie all'Inferno un migliaio di persone e chiedo anche alla Procura di Foggia di disporre indagini sulle coop che dovrebbero gestire con competenza e amicizia quei rifugiati e invece, direi volutamente, l'inferno che sta sotto i loro occhi”.

Un appello che è stato prontamente raccolto dal ministro dell'Interno che discuterà della vicenda al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubbica durante un vertice convocato in Prefettura per le 17 di oggi.

Pubblicato: Martedì, 13 Settembre 2016 14:07

Citrino visual&design Studio  fecit in a.d. MMXIV