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Naufragio in Grecia, centinaia di migranti in mare

art rep 3 giula Repubblica, 03-06-2016

Un barcone di 25 metri sta affondando a sud di Creta. La marina greca e quattro navi di passaggio prestano i primi soccorsi. Amnesty: "Illegale rimandare i richiedenti asilo in Turchia"

ATENE - Centinaia di migranti sono in difficoltà su un barcone al largo di Creta. La marina greca è impegnata in "un'importante operazione di salvataggio", hanno annunciato le autorità portuali. "Il numero di persone in difficoltà potrebbe raggiungere le centinaia. Alcuni migranti sono finiti in acqua. Le navi commerciali che incrociavano in zona (almeno quattro) hanno lanciato delle zattere di salvataggio e stanno intervenendo per salvare vite umane". Il barcone, lungo circa 25 metri, "è affondato a metà".

La marina greca ha inviato subito sul luogo del naufragio, 75 miglia a sud di creta, due pattugliatori, un aereo e un elicottero. Per il momento sono state salvate oltre 250 persone. Sull'origine del barcone non ci sono certezze. Secondo gli inquirenti potrebbe essere partito da Libia, Egitto o Turchia (come riferiscono i primi uomini recuperati). La loro destinazione era probabilmente l'Italia, anche se non si esclude che gli scafisti puntassero sulla Grecia aggirando le pattuglie della Nato dispiegate più a nord nell'Egeo. Già due giorni fa un gruppo di 113 migranti, per lo più afgani, era sbarcato sull'isola: il primo grande arrivo a Creta dall'inizio della crisi migranti.

L'organizzazione non governativa Amnesty International ha intanto chiesto all'Unione Europea di non rispedire i richiedenti asilo in Turchia. I migranti, secondo Amnesty, "non riceverebbero un'effettiva protezione" da parte del governo di Ankara, nonostante l'accordo stretto dal presidente Erdogan con l'Unione Europea il 20 marzo. La Turchia, sostiene l'ong che si occupa di diritti umani, è ben lontana dall'essere considerata "un paese sicuro". Nei "suoi sforzi per prevenire l'arrivo di migranti irregolari, L'Ue ha finto di non accorgersi di quel che sta accadendo in Turchia" ha detto John Dalhuisen, direttore per l'Europa e l'Asia centrale di Amnesty. "L'accordo Ue-Turchia è sconsiderato e illegale". Ad Ankara i migranti incontrerebbero povertà, violazione dei diritti e nessuna possibilità di integrazione.

In Libia intanto, nella città costiera di Zuwara, la spiaggia si è ricoperta di corpi di migranti lungo ben 25 chilometri. Sono almeno 117 gli uomini ritrovati, secondo la Mezzaluna Rossa locale e l'ong Migrant Report. Alcuni sono bambini. La maggior parte degli annegati sono originari dell'Africa sub-sahariana. Non è chiaro né quando né dove abbiano fatto naufragio. Nella zona la scorsa settimana la Guardia Costiera aveva intercettato quattro gommoni con più di 450 persone a bordo. Alcuni dei migranti tratti in salvo avevano riferito che "più di cento" loro compagni di viaggio potevano essere annegati nella traversata.

In Italia, ieri un barcone era stato intecettato al largo di Otranto dalla Guradia di Finanza. Arrestati due scafisti originari di Brindisi. I nuovi arrivi stanno mettendo sotto pressione il nostro sistema di salvataggio e accoglienza, che vede attualmente 122mila immigrati ospitati nei centri governativi e nelle
strutture temporanee. Il Viminale continua a chiedere maggiore disponibilità agli enti locali, incontrando forti resistenze.

Pubblicato: Venerdì, 03 Giugno 2016 11:09

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