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Regeni, oltraggio alla verità e alla memoria

Giulio RegeniLa Repubblica del 25 marzo 2016
di Carlo Bonini

Il comunicato con cui a notte fonda il ministero dell’Interno egiziano afferma di aver individuato gli assassini di Giulio Regeni è qualcosa che non somiglia neppure vagamente alla verità su quell’omicidio. Piuttosto, ha le stimmate inconfondibili di un’ultima infernale macchinazione. Non c’è un movente, non una ricostruzione del perché, come, quando, un’accolita di predoni avrebbe dovuto sequestrare uno studente universitario a scopo di estorsione.
Ci sono soltanto, guarda caso, cinque cadaveri che non possono difendersi. E, come nel peggior canovaccio delle polizie di regime, le prove che li inchioderebbero (gli effetti personali di Giulio e i suoi documenti), ritrovate in casa di uno dei familiari della banda.
Avevamo detto che una sola cosa sarebbe stata peggiore dell’occultamento della verità: una verità di comodo, inverificabile. Vogliamo credere che la Procura di Roma e il governo del Paese non vogliano legittimare quest'ultimo oltraggio alla memoria di questo ragazzo, alla richiesta di giustizia della sua famiglia, alla dignità del nostro paese.

Pubblicato: Venerdì, 25 Marzo 2016 12:21

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