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Caso Ferrulli, il pm dell'appello: "Condannate quei poliziotti". Per due agenti chiesti 7 anni

Ferrullila Repubblica, 10-03-2016

L'accusa chiede che al processo d'appello i 4 poliziotti (assolti in primo grado) vengano condannati: "Due per omicidio preterintenzionale e due per eccesso colposo"

Sette anni di condanna: è la richiesta del sostituto pg Tiziano Masini, rappresentante dell'accusa nel processo d'appello per la morte di Michele Ferrulli, il manovale di 51 anni che il 30 giugno 2011 morì a Milano per un arresto cardiaco mentre quattro poliziotti lo stavano ammanettando. Il magistrato ha anche sostenuto che l'arresto fu un atto "illegale e arbitrario", perché ad un "oltraggio a pubblico ufficiale, per cui non è previsto il provvedimento, non possono seguire addirittura violenze da parte delle forze dell'ordine".

In primo grado i quattro agenti furono tutti assolti in primo grado (era il 2014 e l'accusa era di omicidio preterintenzionale). Ora il pg dell'accusa chiede 7 anni e 8 mesi di carcere per Francesco Ercoli e Michele Lucchetti per omicidio preterintenzionale, andando oltre anche ai 7 anni chiesti in primo grado dal pm Gaetano Ruta. Per il pg, infatti, non si deve applicare la continuazione dei reati tra l'omicidio e l'accusa di falso ideologico contestata ai 4 agenti per quanto riportato nelle loro relazioni di servizio su quella sera. Per i due agenti Ercoli e Lucchetti, tra l'altro, il pg ha anche chiesto ai giudici che in subordine, se non verrà riconosciuto l'omicidio preterintenzionale, vengano condannati per omicidio colposo con eccesso colposo nell'uso dei mezzi di coazione fisica a 1 anno e 10 mesi (Ercoli) e a 1 anno e 8 mesi (Lucchetti).

Gli altri due poliziotti, Roberto Stefano Piva e Sebastiano Cannizzo, vanno condannati, invece, secondo il pg, per omicidio colposo con eccesso colposo rispettivamente a 16 e 18 mesi con la sospensione della pena.

Masini, nel corso della sua requisitoria, ha chiarito che "non intendiamo soffermarci sulla presenza o meno di manganelli, sulle lesioni, sul fatto che siano saliti sopra la schiena o meno", ma per il pg "è più che sufficiente che sia stato effettuato un arresto illegale". E che, sempre secondo il pg, i quattro mentre lo arrestavano "in sinergia fecero un'azione compressiva a terra su un soggetto inoffensivo, affaticato, che stava morendo per infarto, mentre era ancora ammanettato". Un "minimo di sensibilità ed equilibrio - ha aggiunto - avrebbero dovuto indurre gli agenti a dargli aria, a togliergli le manette per farlo respirare".

Invece, sempre secondo il magistrato, due poliziotti (Francesco Ercoli e Michele Lucchetti) gli diedero anche "tre sberle" e poi "sette sberle sulla schiena", ha aggiunto Masini, facendo riferimento alla tecnica di ammanettamento dei 'tre colpi' e dei 'sette colpi' di cui "si parla molto nella sentenza di primo grado senza dire, però, che si trattò di percosse". E ancora: "Ma quale uomo forte, Ferrulli era, con tutto il rispetto, 140 kg di adipe, un uomo obeso di più di 50 anni che davanti aveva 4 giovani atletici e preparati".

Per Domenica Ferrulli, figlia del manovale, sempre presente in aula e parte civile, è "giusto" e "significativo" distinguere, come ha fatto il sostituto pg, "i ruoli" degli agenti per "attribuire ad ognuno la sua responsabilità". E ancora: "Attendiamo il verdetto, mio padre, comunque - ha aggiunto in lacrime - sarebbe ancora a casa e noi non qua, bastava ascoltare la sua richiesta di aiuto".

I giudici hanno fissato un'udienza per il 12 aprile prossimo per gli interventi dei difensori dei 4 agenti, gli avvocati Massimo Pellicciotta e Paolo Siniscalchi. In quella data potrebbe anche essere emessa la sentenza.

Pubblicato: Giovedì, 10 Marzo 2016 19:30

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