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Edmondo Bruti Liberati: "Ora dovranno decidere i giudici anche se la norma non dà certezze"

La Repubblicabruti liberati, 23 febbraio 2016

Liana Milella

ROMA. "A questo punto toccherà ai giudici decidere. E il rischio che non tutti decidano allo stesso modo ovviamente c'è". È questa l'opinione di Edmondo Bruti Liberati, ex procuratore di Milano ed ex battagliero presidente dell'Anm.

Il Pd arretra sulle adozioni. E la responsabilità ricade tutta sui suoi colleghi. Un fardello non da poco le pare?
"Se il legislatore si ritrae sulla stepchild adoption spetterà ai giudici decidere caso per caso, com'è stato fatto finora. I giudici faranno riferimento all'evoluzione interpretativa e ai principi dettati dalla Consulta e dalle Corti europee dei diritti e non si faranno di certo influenzare dalle ideologie personali".

Nessuna conseguenza dunque? Una decisione, per così dire, indolore?
"Rimane una situazione di "non certezza del diritto" e la possibilità che siano assunte decisioni difformi e comunque possibili lungaggini. Ma il dato di fatto è che i minori "adottandi" sono lì e attendono".

Da vent'anni la politica accusa i giudici di interventismo e di andare oltre la legge. In questo caso si rifugia dietro ai giudici. Non è bizzarro?
"Da sempre i giudici, di fronte all'evoluzione dei rapporti sociali, sono chiamati a individuare la regola di diritto da applicare a situazioni che la legge, fino a quel momento, non aveva previsto. È normale che il legislatore non intervenga subito, ma attenda prudentemente l'evoluzione delle interpretazioni dei giuristi e le decisioni dei giudici".

Non ritiene che per le adozioni i giudici abbiano già indicato la strada?
"Quando vi è un sufficiente assestamento dei nuovi indirizzi, il che non vuol dire per forza unanimità di opinione, il legislatore deve intervenire con una norma che affronta la questione. È, appunto, il caso della stepchild. Una serie di decisioni di giudici hanno ritenuto che l'istituto della "adozione in casi particolari", già previsto dall'articolo 44 della legge 184 dell'83, possa essere applicato per l'adozione da parte del convivente, anche quando si tratti di persona dello stesso sesso".

Non ritiene che, su questo, ci possa essere un arretramento nella futura legge?
"Nell'evoluzione dalla adozione da parte del coniuge all'adozione da parte del convivente il riferimento essenziale è l'"interesse del minore" e il suo equilibrio psicofisico. Questo punto rimane saldo, ma oggi "non ha fondamento logico e giuridico escludere tale possibilità in caso di convivenza tra persone dello stesso sesso", come ha scritto, con chiarissime parole, l'Avvocatura dello Stato sul caso delle due signore Usa".

Dunque l'adozione per le coppie gay non solo è un dato di fatto nella società, ma anche nel mondo del diritto. Solo politicamente non è matura...
"Non è infrequente che temi sensibili, o anche temi demagogicamente spesi, vedano la società divisa, ma il compito del legislatore è quello di "decidere" di "fare la legge". Non decidere non è soluzione ad impatto zero, ma comporta delle conseguenze".

Questo stop come lo valuta?
"Rispondo con un tema del tutto distante, il legislatore che si ferma dinanzi alla depenalizzazione del reato di clandestinità per timore di affrontare campagne demagogiche che invece potrebbero essere contrastate con una puntuale informazione".

Che similitudini vede?
"Per l'immigrazione il risultato non è solo di avere una norma inutile, ma di mantenerne gli effetti dannosi. Come hanno segnalato tanti procuratori e il Pna Roberti, conservare quel reato produce conseguenze negative per reprimere il traffico dei migranti, oltre a distogliere le poche risorse delle procure dai reati gravi. Se il legislatore non interviene sulle adozioni lascerà la palla ai giudici e non si potrà dire che si tratti di una supplenza ricercata. In ogni caso, se sarà approvata almeno la disciplina delle unioni civili con anni di ritardo, anche i giudici avranno un'ulteriore punto di riferimento per decidere sull'adozione nell'interesse del minore".

Pubblicato: Martedì, 23 Febbraio 2016 13:04

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