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Carnevale a Colonia, dopo le violenze di Capodanno la città tedesca si blinda. E le donne si mobilitano

art huff 4 febL'Huffington Post, 04-02-2016

Ore 11.11, piazza dell’Alter Markt a Colonia. Parte il Weiberfastnacht, il Carnevale delle donne, l’appuntamento che dà tradizionalmente il via a quello che viene considerato come il Carnevale per antonomasia in Germania insieme a quelli di Dusseldorf e Mainz. Non è però un Carnevale come tutti gli altri. Dopo lo sgomento seguito alla notte di Capodanno, quando centinaia di donne furono circondate e molestate da gruppi di immigrati nella piazza davanti alla stazione centrale, la città è blindata e il clima è teso.

All'allerta terrorismo, che ormai caratterizza gli eventi pubblici in ogni parte d'Europa, si aggiunge il timore che simili violenze possano accadere di nuovo. D'altro canto, negli anni scorsi sono stati denunciati in media 50 reati a sfondo sessuale nel periodo fra il Weiberfastnacht e la fine del carnevale. Per questo è stato raddoppiato il numero degli agenti, oltre duemila; è stata potenziata la videosorveglianza, migliorata l'illuminazione, installato nei pressi del Duomo un "security point" per le donne vittime di molestie o minacce.

Colonia è mobilitata per evitare che si ripeta quanto accaduto durante i festeggiamenti per il nuovo anno. Si sono moltiplicati gli sforzi per spiegare le usanze del Carnevale ai migranti arrivati da poco nella città della Renania. Il Comitato organizzatore ha diffuso un opuscolo, in tedesco, inglese e arabo, e la Caritas ha messo in piedi un corso accelerato di Carnevale per i migranti, a cui ha partecipato un centinaio di persone: si arriva a spiegare che un bacio furtivo sulla guancia o anche sulle labbra che le donne scambiano con conoscenti o sconosciuti non va interpretato come una proposta di matrimonio, si invita a non essere invadenti o insistenti.

Il Messaggero ha lanciato l'iniziativa #tutteaColonia. Il "tutte a Colonia" - scrive Maria Latella - invia un messaggio ben diverso dal semplice "prendiamoci la città e divertiamoci": le donne, a Colonia e altrove, non hanno intenzione di cambiare i loro programmi.

All'iniziativa ha aderito, tra le altre, la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli:

"Andare a Colonia il 4/5 febbraio è un atto di europeismo forte, vuol dire andare a difendere nello stesso tempo i valori dell'accoglienza, della tolleranza e del rispetto, che fanno del nostro continente un faro di civiltà, ma vuol dire anche chiedere che i temi posti dall'immigrazione, dal mescolarsi di culture spesso molto diverse, da forme ed equilibri di convivenza che dobbiamo costruire giorno dopo giorno, non vengano espulsi dall'agenda politica una volta spentisi i riflettori su queste violenze".

 

Pubblicato: Giovedì, 04 Febbraio 2016 12:41

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