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Milano, 400 euro di rimborso a chi accoglie un profugo in casa propria: la Lega protesta

art rep 4 gennla Repubblica, 04-01-2016
ANDREA MONTANARI

Palazzo Marino ha aperto un bando per le famiglie residenti. Boni: "Increbile che i soldi vadano ai clandestini e non agli anziani". L'assessore: "La barbarie leghista non ci ferma"

Il Comune di Milano offre fino a quattrocento euro al mese alle famiglie che ospiteranno i titolari di protezione internazionale. Il bando è stato pubblicato sul sito di Palazzo Marino lo scorso 30 dicembre. Si tratta di una iniziativa nell'ambito dello Sprar, il sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati in collaborazione con il ministero dell'Interno, che ha messo a disposizione fondi statali.

L'obiettivo è quello di selezionare famiglie residenti a Milano disponibili a ospitare profughi nelle loro abitazioni per sei mesi eventualmente prorogabili. Le famiglie selezionate dovranno partecipare a un piano di formazione di due giornate. In cambio, il Comune riconoscerà loro un contributo economico di 300 euro mensili pro capite per il vitto e l'alloggio di ogni ospite, che in ogni caso non potrà superare i 400 euro per ogni famiglia.

Gli alloggi dovranno essere all'interno del territorio comunale e dovranno risultare idonei per l'utilizzo ad uso abitativo/residenza. Con una camera da letto riservata agli ospiti, un bagno dedicato, l'arredo minimo per il deposito di abiti ad uso personale. Le domande di adesione dovranno essere inviate entro il 15 gennaio. Protesta la Lega. "È incredibile che per il Comune la priorità per questo avvio del 2016 sia trovare nuovi alloggi per i clandestini - hanno attaccato il segretario regionale del Carroccio, Paolo Grimoldi, e quello cittadino, Davide Boni - Questi soldi dovrebbero andare agli anziani in difficoltà con pensioni minime, ai disoccupati o ai genitori separati che finiscono a dormire in macchina e sono costretti a rivolgersi alla Caritas o alle mense, non ai clandestini".

LA LEGA: "NIENTE FONDI AI PARCHI CHE OSPITANO PROFUGHI"

Pronta la replica dell'assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino: "La nostra scelta sull'accoglienza non cambia. Attraverso fondi statali vogliamo fare ancora di più il nostro dovere. La barbarie leghista non ci ferma". Sul sito di Palazzo Marino si spiega che "l'accoglienza in famiglia" di titolari di protezione internazionale "rappresenta un modello di accompagnamento innovativo, che può potenzialmente attivare un più diretto e fattivo coinvolgimento della comunità locale ed un accompagnamento maggiormente personalizzato e attento".

Le famiglie interessate possono presentare domanda scaricando il modulo dal sito del Comune e consegnarla in busta chiusa al protocollo della Direzione politiche sociali e cultura della salute in largo Treves. Dalle 9 alle 12 e dalle 13.45 alle 15.15 dal lunedì al venerdì o spedire una raccomandata con ricevuta di ritorno. I profughi da ospitare saranno individuati dal Consorzio e dalla cooperativa Farsi prossimo, che sono enti convenzionati con il comune e la Prefettura per la gestione del progetto Sprar, tra i titolari di protezione internazionale.

Pubblicato: Lunedì, 04 Gennaio 2016 11:30

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