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L’attività di informazione e orientamento offerta da “Soccorso legale” prevede il ricevimento dell’utente allo sportello legale istituito presso la Città dell’Altra Economia nel quartiere di Testaccio (I Municipio).

Nella sede predisposta – che attualmente e quella di Testaccio - si trova uno degli avvocati disponibili e la collaboratrice dell’associazione che svolge il ruolo di coordinatore. La consulenza prestata dagli avvocati è completamente gratuita e la persona ricevuta, nel caso avesse bisogno di intraprendere un procedimento legale, può scegliere a quale degli avvocati dell’intera struttura rivolgersi.

La consulenza svolta nello sportello ha portato le persone a ottenere informazioni specifiche sullo status di rifugiato e su quello di richiedente asilo: modalità del rinnovo del permesso di soggiorno, possibilità di accesso al Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo, verifiche presso la Questura riguardo la situazione del permesso di soggiorno (rilascio e rinnovo), servizi presenti sul territorio.

Dal mese di febbraio del 2012 siamo presenti alla “tensostruttura degli afghani”. Si tratta di un centro di accoglienza di 150 posti nel quartiere Tor Marancia a Roma che ospita persone provenienti dall’Afghanistan, trasferite dal piazzale della Stazione Ostiense in cui alloggiavano in maniera precaria da anni. Il progetto è stato voluto dal presidente di quel municipio, Andrea Catarci, dal Comune di Roma e da alcune delle associazioni che negli anni si sono occupate di quella situazione. Nella tensostruttura, nota come “il tendone degli afghani”, vengono ospitate anche persone senza documenti. Tra queste si distinguono due categorie: “i transitanti” e “i dublinati”. La prima comprende chi si definisce in transito, ovvero non vuole rimanere in Italia, paese che attraversa per arrivare nel Nord Europa. Fa una tappa al “Tendone” e riparte affidandosi ai trafficanti. La seconda, invece, include sia chi è rimandato in Italia perché è questo lo Stato competente all’esame della propria domanda di protezione; sia chi deve essere trasferito dall’Italia a un altro Stato europeo dove è già avvenuta l’identificazione e che l’Unità Dublino ha riconosciuto come competente rispetto la richiesta di asilo presentata. Nel Tendone trova accoglienza chi è incluso in questo secondo tipo. L’iter è solitamente sempre lo stesso: domanda presentata in uno stato europeo, rifiuto di quello stato di concedere una protezione, non accoglimento del ricorso avverso il parere negativo, espulsione. Per evitare il rimpatrio, la persona fugge. Arriva in Italia e presenta una nuova domanda di asilo, ottenendo un posto nel circuito dell’accoglienza che manterrà fino a quando la Questura non si accorgerà del percorso compiuto e segnalerà la sua presenza all’Unità Dublino. Affinché sia l’Italia competente della procedura, devono trascorrere almeno dodici mesi dall’ingresso irregolare della persona sul territorio italiano. I “dublinati”, non potendo essere ospitati in un centro di accoglienza, cercano altre vie per evitare la vita di strada. Il “tendone” è, appunto, una di queste.

Dal mese di aprile 2013 A Buon Diritto è autorizzata a entrare al Cie (Centro di Identificazione e di Espulsione) di Ponte Galeria in cui svolge attività di mediazione e assistenza alle persone trattenute. Le situazioni delle persone qui incontrate vengono segnalate agli uffici di Questura competenti per porre all'attenzione alcune criticità di cui altrimenti non sarebbero interessati. Nello specifico abbiamo fatto emergere il fatto che gli avvocati scelti dalle persone trattenute sono sempre gli stessi e ciò fa pensare che non si tratti in realtà di una scelta. Il risultato è che gli avvocati in  questo modo sono oberati di lavoro e non riescono a seguire in maniera corretta i loro assistiti, ignorando anche i casi in cui si poteva evitare il trattenimento. Ciò si è verificato in numerose situazioni arrecando danni morali e psicologici alle persone coinvolte. I nostri interventi sono sempre successivi al trattenimento e ciò rende più difficile e lenta la loro riuscita.

Sportello Biblioteca Cittadini del Mondo

Sportello Biblioteca Cittadini del Mondo

Lo sportello presso la Biblioteca Cittadini del Mondo non è più attivo.
Le persone che si sono rivolte a noi in questo periodo nello spazio allestito all'interno della biblioteca,  provenivano per lo più da Palazzo Selam. Hanno sottoposto all'avvocato presente in sede problematiche

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