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Eventi

ÀP Teatro // La mia idea. Memoria di Joe Zangara

Joe ZangaraLa mia idea. Memoria di Joe Zangara
di e con Ernesto Orrico
musiche originali eseguite dal vivo da Massimo Garritano

Giovedì 30 marzo 2017, ore 20.30

ÀP, Accademia Popolare dell'Antimafia e dei Diritti, via Contardo Ferrini 83, Roma

Chi è Giuseppe “Joe” Zangara? Un emigrante insoddisfatto della sua vita, un freddo assassino, un anarchico un po' naif, un insolito comunista, un lucido protagonista del suo tempo o un uomo solo e disperato? Il testo presentato nello spettacolo/concerto “La mia idea” prende liberamente spunto dal memoriale che lo stesso Zangara scrive pochi giorni prima di essere giustiziato nel penitenziario di Raiford in Florida. Un racconto in prima persona della vita del piccolo emigrante calabrese che, attentando alla vita del presidente degli Stati Uniti Franklyn Delano Roosvelt, avrebbe potuto modificare il corso della storia. Il suo "delitto contro lo Stato" viene punito con un "delitto di Stato", a 33 anni muore fulminato sulla sedia elettrica, il 20 marzo del 1933.

La lingua del personaggio-Zangara è un italiano imbastardito dal dialetto reggino e ibridato da numerosi intercalari in inglese-americano, una costruzione linguistica che cerca una verità teatrale non necessariamente sovrapponibile alla verità del personaggio storico. Non c'è il tentativo di una ricostruzione filologica della personalità di Zangara, piuttosto, attraverso l'intreccio tra voce monologante e le sonorità degli strumenti a corda, si esercita la possibilità di animare la (auto)biografia sentimentale di un condannato a morte. La vicenda narrata è emblema e pretesto per far emergere le storie di una umanità dolente accomunata dall'emigrazione, le storie di uomini e donne senza nome che non hanno raggiunto il 'sogno americano', e che nel tentativo di raggiungerlo si sono scontrati con ostacoli insormontabili, con difficoltà che li hanno condotti verso esiti tragici. (Ernesto Orrico)

Mi sono avvicinato a questo lavoro con discrezione, cercando di evitare interventi didascalici e favorendo un punto di vista evocativo. Io sono, a volte, Joe Zangara: il suo dolore, la sua rabbia, i suoi pensieri. Ma sono anche ciò che lui incontra, vede, osserva, tocca.
I due strumenti che utilizzo ― il bouzouki e il dobro, meglio conosciuta come chitarra resofonica ― non vengono usati in maniera ortodossa ma servono piuttosto per dare una collocazione spazio-temporale alla storia e al personaggio. Il bouzouki, strumento di origine greca, rimanda al Mediterraneo e quindi in un certo senso alla Calabria. La chitarra resofonica, invece, è strumento proprio degli Stati Uniti, costruita intorno gli anni ‘20, contemporaneamente alle vicende del protagonista. Nel corso dello spettacolo mi ritaglio momenti di libera improvvisazione, reagisco agli impulsi emotivi che la storia emana attraverso l’interpretazione dell’attore, intervenendo in punti sempre differenti e con un approccio non convenzionale. (Massimo Garritano)

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE A INFO@APACCADEMIA.IT
E' GRADITA L'OFFERTA A SOSTEGNO DELLO SPETTACOLO E DEL PROGETTO AP.

GLI ARTISTI.
Ernesto Orrico. Attore, autore e regista, laureato al Dams dell’Università della Calabria, ha studiato con Maurizio Grande, Valentina Valentini, Marcello W. Bruno e Francesco L. Gigliotti. Ha perfezionato la sua formazione con Teatro Valdoca, Lyudka Ryba (Cricot2), Romano Colombaioni, Francesco Scavetta, MK, Vincenzo Pirrotta, Peppino Mazzotta, Armando Punzo. Ha fatto parte di Teatro Rossosimona (attore in “È il momento dell'amore”, Premio Scenario 2001). Dal 1999 collabora con Scena Verticale (attore negli spettacoli “Le tre male bestie” e “U tingiutu. Un Aiace di Calabria”). Ha lavorato con Centro RAT (attore in “Antigone” e L'Avaro”), Carro di Tespi (regista de “Raskolinikov. Racconto di un delirio”), Spazio Teatro (regista e autore de “Militante d'Occidente”), Zahir (attore in “Sul modo di essere liberi”, “The Lack of Work”, regista e autore de “#neoeroina”), Compagnia Ragli (attore in “Onions” e “Panenostro”). Ha collaborato con il Teatro della Ginestra firmando diverse regie tra cui “Ronaldo il pagliaccio del McDonalds”, “I 7 contro Tebe”, “Jennu brigannu”. Ha scritto “'A Calabria è morta” (Round Robin, Roma 2008), le raccolte di poesie “Appunti per spettacoli che non si faranno” (Coessenza, Cosenza 2012) e “The Cult of Fluxus” per (Edizioni Erranti, Cosenza, 2014).

Massimo Garritano. Nel 1995 vince una Borsa di Studio per il Berklee College of Music di Boston (USA). Nel 2008 consegue il diploma di primo livello in Musica Jazz con il massimo dei voti e di secondo livello nel 2011 con Lode e Menzione conseguiti presso il Conservatorio di Musica di Cosenza. Ha suonato ed inciso tra gli altri con Nicola Pisani, Jan Gunnar Hoff, Marco Sannini, Mark Bernstein, Felice Mezzina, David Murray, Agricantus, Achille Succi, Mirko Onofrio, Dave Burrell, Eugenio Colombo, Attilio Zanchi, Gianfranco De Franco, Antonio Dambrosio, Luca Garlaschelli, Alberto La Neve. Autore di musiche per film muti, balletti, readings e spettacoli teatrali, è leader di progetti con i quali svolge intensa attività live. Dal 2006 collabora con il Conservatorio di Musica di Cosenza come assistente per i corsi pre-accademici di chitarra jazz, armonia jazz e musica d’insieme jazz; dal 2016 docente di chitarra presso il Conservatorio di Potenza per i corsi triennali di musica jazz. Il suo primo lavoro solista “Present”, in cui suona chitarre acustiche, dobro e bouzouki è uscito nel maggio 2016 per Manitù Records.

LO SPETTACOLO

collaborazione artistica: Emilia Brandi
realizzazione scena: Ernesto Orrico e Antonio Giocondo
foto originali presenti nella scena: Matteo Ianni Palarchio
luci e audio: Antonio Giocondo
produzione: Zahir associazione culturale (zahir@unical.it; zahir.cs@pec.it, http://zahir.unical.it/)
amministrazione: Alessandra Fucilla
ringraziamenti: Max Mazzotta, Paola Scialis e Stefano Cuzzocrea,
Dam/Entropia Unical, Libero Teatro, ExConvento Belmonte.

Pubblicato: Martedì, 28 Marzo 2017 12:02

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