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Fin dal 2007 in Italia è consentito l’uso di farmaci cannabinoidi per i pazienti che soffrono di determinate patologie, a anche allo scopo di ridurre il dolore. Tuttavia nel 2013 solo poche decine di pazienti hanno potuto farvi ricorso a causa della lenta procedura necessaria: dal medico curante alla farmacia ospedaliera, passando per il Ministero della Salute, di nuovo alla farmacia ospedaliera e infine, dopo l’importazione, il farmaco arriva al paziente. L’importazione dall’estero ha tempi molto lunghi e costi elevati. Per questo ancora oggi nessuna casa farmaceutica italiana ha chiesto la licenza per tale tipo di produzione. Numerose in questi anni sono state le iniziative dell'associazione Luca Coscioni, dell'associazione A buon diritto e dei Radicali per cercare di compiere passi avanti nel senso di una più facile reperibilità di queste cure.

Dal senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani del Senato nella XVII legislatura, è stata portata avanti la proposta di produrre sostanze a base di cannabis all’interno dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Questo stabilimento è un’azienda pubblica che dipende dal Ministero della Difesa: il controllo quindi sarebbe massimo e diretto. La proposta era stata fatta già nel gennaio 2014 e poi ribadita dalle associazioni Luca Coscioni e A buon diritto in occasione di un convegno al Senato dal titolo "La cannabis fa bene, la cannabis fa male". In quella stessa occasione il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, aveva confermato la capacità tecnica dello stabilimento.

Il 18 settembre 2014 il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il ministro della Difesa Roberta Pinotti hanno firmato un protocollo di collaborazione per la produzione di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis nello stabilimento di Firenze. Entro il 31 ottobre verrà costituito un gruppo di lavoro per definire in un protocollo operativo la programmazione delle operazioni da compiere per la realizzazione del progetto.

In questo modo sarà possibile disporre anche in Italia di medicinali cannabinoidi capaci di alleviare le sofferenze di migliaia di malati. Il tutto in tempi ragionevoli, a costi contenuti e con la medesima procedura utilizzata per gli altri farmaci.

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La saggia ragionevolezza di un provvedimento di "rideterminazione" delle pene inflitte in base a quanto previsto da una legge (la Fini-Giovanardi) dichiarata incostituzionale, è più che mai urgente. A riproporlo con forza, è stata nei giorni scorsi l'infaticabile

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Dal sito di Radicali Italiani 

01 febbraio 2015

Comunicato stampa dell'Associazione radicale “Mariateresa Di Lascia”, Associazione “Viva la Vita Italia Onlus” e Associazione “LapianTiamo”:

Si terrà a Foggia, il 3 febbraio, alle ore 17.00, nel Salone di Palazzo Dogana, in piazza “XX Settembre”,

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